Rifiuti, la Ecological Service: “La nostra una cronistoria di successi&quot

di Redazione

 SANTA MARIA CV. La “Ecological Service”, a cui il Comune di Santa Maria Capua Vetere ha revocato il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, replica alle dichiarazioni dell’amministrazione comunale.

Riceviamo e pubblichiamo:

Per dovere di cronaca nei confronti dei cittadini sammaritani, la Ecological Service è costretta suo malgrado a rispondere alle dichiarazioni rilasciate dall’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere, in cui vengono espresse una serie di considerazioni nei confronti della nostra azienda la cui infondatezza e frequenza non possono più lasciarci indifferenti. Si fa riferimento alle affermazioni del Sindaco, che a più riprese nei giorni precedenti ha chiamato in causa in vari modi l’Ecological Service, probabilmente per tentare di giustificare in qualche modo lo stato in cui ancora versa il paese a seguito della decisione dell’amministrazione comunale di revocare l’affidamento alla nostra azienda.

In particolare, il Sindaco ha dichiarato a mezzo stampa e attraverso i siti web locali che: 1. “la Ecological Service si è aggiudicata il servizio integrato di igiene urbana a seguito di una gara di evidenza pubblica alla quale ha partecipato una ditta ed uno ‘ziracchio’ (una ditta che si sarebbe limitata alla sola presentazione dell’istanza di partecipazione)”; 2. “la Ecological Service non era in possesso ‘ab initio’ dei requisiti necessari”; 3. “assunzioni clientelari operate dalla Ecological Service”; 4. “i disagi dei giorni scorsi (n.d.r. quelli successivi alla revoca dell’affidamento alla Ecological Service) sono riconducibili alle mancanze della Ecological Service”; 5. “punti oscuri relativi alla ditta che gestiva l’appalto”.

In risposta ai primi due punti, va chiarito, una volta per tutte, che la gara ad evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi di igiene urbana a Santa Maria Capua Vetere era presieduta da una Commissione Prefettizia. Alla gara si presentarono due partecipanti: la Ecological Service e la Esogest Ambiente, esclusa perchè non aveva tutti i requisiti necessari per l’affidamento, ma, avendo la facoltà di verbalizzare, chiese comunque alla Commissione la esclusione della Ecological Service. La commissione prefettizia respinse questa richiesta in quanto infondata, e, in conclusione, decretò come vincitrice della gara d’appalto per 7 anni la ecological service, che rispettava tutti i requisiti richiesti. Val la pena ribadire l’ovvietà del fatto che la gara è stata svolta pienamente nei termini di legge (chi sostiene il contrario mette in dubbio di conseguenza la buona fede dell’operato della Commissione Prefettizia) e parlare dell’altra ditta partecipante come “ziracchio” non trova pertanto alcun fondamento.

Riguardo alle assunzioni, la Ecological Service ha assorbito dal consorzio unico di bacino il personale dipendente nel momento in cui è subentrata a quest’ultimo, assumendo per obbligo di legge (si veda l’articolo 6 del Contratto collettivo nazionale di Federambiente – “Avvicendamento di imprese nella gestione dell’appalto/affidamento di servizi”) e secondo quanto richiedeva il capitolato d’appalto (art. 33 del Csa) I 74 operatori che già espletavano il servizio presso il cantiere di Santa Maria Capua Vetere. Considerato che 7 unità hanno rifiutato il passaggio e l’assunzione, per rispettare le indicazioni del Capitolato (“avere alle nostre dipendenze personale in numero sufficiente e idoneo a garantire la regolare esecuzione dei servizi previsti”), sono state assunte ex-novo 7 unità, i cui nominativi furono comunicati e approvati dall’amministrazione comunale, nonostante l’Ecological Service in quanto azienda privata secondo legge possa assumere chiunque ritenga opportuno. Gli unici criteri sulla base dei quali sono state selezionate le 7 unità lavorative sono l’inesistenza di procedimenti civili e penali a loro carico (attestata dai certificati dei carichi pendenti e casellario giudiziale, richiesti dall’azienda prima dell’assunzione) e le capacità e le esperienze pregresse. Vale la pena rimarcare il fatto che i risultati conseguiti e la qualità del servizio hanno sempre ripagato le scelte effettuate in materia di direzione del personale.
A questo punto chiediamo all’amministrazione comunale di chiarire il senso della parola “clientelare”, dal momento che etimologicamente il termine indica il voto politico di scambio che il “cliens” doveva al “dominus” in cambio di favori. Dal momento che la nostra azienda è impegnata nel settore ambientale, ci sembra perlomeno fuori luogo utilizzare questo termine.

Con riferimento ai disagi dei giorni immediatamente precedenti e successivi alla revoca dell’affidamento alla Ecological Service, va ricordato che in quasi due anni di servizio non si è mai verificata un’interruzione (circostanza praticamente unica nel settore ambientale). Lo sciopero verificatosi alla fine del mese di Ottobre va ricondotto al ritardo nei pagamenti delle mensilità arretrate che su nostra richiesta l’amministrazione comunale ha deciso di corrispondere (seppure in ritardo) direttamente ai dipendenti con i canoni mensili maturati dalla Ecological Service, sostituendosi all’azienda che di fatto fino a quel momento era riuscita a liquidare le spettanze dei propri dipendenti senza causare alcuno sciopero. L’amministrazione comunale dunque nulla ha anticipato, ma ha esclusivamente provveduto a pagare i dipendenti con le nostre risorse economiche, ovvero parte dei canoni che ancora non sono stati corrisposti del tutto alla nostra azienda.
Riguardo ai “punti oscuri” sul nostro conto, ci sembra doveroso chiedere all’amministrazione comunale di esplicitare quali siano, dal momento che non riusciamo a ravvisarne. Ribadiamo per ora la totale buona fede della Ecological Service, conosciuta anche come “azienda dei giovani”, in grado di avviare e mantenere un servizio di raccolta differenziata di alto livello che, nonostante la mancanza di controlli sugli sversamenti abusivi, ha raggiunto percentuali elevate e costanti, qualificando Santa Maria Capua Vetere come Comune virtuoso nella provincia di Caserta e consentendo all’amministrazione comunale di lasciare invariata e non aumentare la tassa sui rifiuti rispetto al 2010. Esprimiamo profondo rammarico per il certo aumento della tassa sui rifiuti per il 2012 per l’abbattimento del 50% di raccolta differenziata dopo l’allontanamento della nostra azienda.

In conclusione, questa nota è stata realizzata solo ed esclusivamente per dovere di informazione nei confronti dei cittadini sammaritani, che hanno sempre creduto nella raccolta differenziata, collaborando attivamente per il raggiungimento di ottimi risultati. Se la volontà dell’amministrazione comunale era quella di allontanare la nostra azienda, non possiamo che accettare la decisione, anche se non riusciamo a comprenderne i motivi. Eventuali errori amministrativi saranno valutati dalle autorità competenti. Lungi dall’essere polemici, invitiamo l’amministrazione comunale a documentarsi prima di affermare cose inesatte, e ci rimettiamo alla sensibilità della cittadinanza e siamo a disposizione di chiunque richieda ragguagli o chiarimenti, certi di aver fatto tutto quanto era nelle nostre capacità per espletare il servizio che ci era stato affidato nel migliore dei modi.
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