Maltempo, il sindaco Martinelli chiede lo stato di calamità

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. Casal di Principe è stata colpita domenica da un violento nubifragio e il paese è rimasto per alcune ore completamente bloccato e in balia della pioggia.

“Perfettamente consapevoli dell’emergenza in arrivo, abbiamo monitorato tutto il territorio casalese sin dal mattino: alle 9.30 tutto era nella più completa normalità. In quindici minuti la pioggia ha assunto proporzioni bibliche, la situazione si è improvvisamente capovolta ed è diventata assai preoccupante, ogni luogo del paese è rimasto completamente bloccato” così le testimonianze raccolte presso il locale comando dei vigili urbani, dove i primi ad arrivare sono stai il comandante Franco Fabozzi ed i marescialli maggiori Antonio Chirico e Esposito, e poi tutti gli altri. Il bollettino di quel “momentaccio” è presto riassunto: la via che collega il comune casalese a quello di San Cipriano d’Aversa presentava un livello di acqua che ha raggiunto il metro e mezzo. E così via Roma, Corso Umberto (fino alla rotonda), piazza San Rocco, via Milano, piazza Italia, la stessa via Vaticale, anch’essa intasata fino alla rotonda.

Martinelli, pur dimissionario, ha preso immediatamente la situazione in mano e con celerità e decisionismo – che in questi casi di emergenza sono straordinariamente necessari – ha raggiunto la casa comunale ed organizzato in un battibaleno una task force, così composta: oltre allo stesso primo cittadino, l’assessore all’Urbanistica Angelo Ferraro, il geometra Scalzone ed altri tecnici comunali, il comandante dei vigili urbani Fabozzi, gli uomini della Protezione Civile locale, guidati da Mario carano, due stradini, Giuseppe Tavoletta e Raffale Carano, 2 Lavoratori Socialmente Utili. Sono state così decise le prime azioni tempestive di soccorso in ogni parte del paese; il sindaco ha, inoltre, interpellato i massimi responsabili della Prefettura e ottenuto la messa a disposizione di tre unità della Protezione Civile della regione Campania, intervenute tempestivamente in via Milano; e chiesto l’intervento dei Carabinieri del nucleo di Caserta, anch’essi subito accorsi, in primo luogo per verificare il pericolo crollo in via Vivaldi, allarme fortunatamente subito rientrato. Ora è già tempo di bilanci.

Passato il nubifragio che, per fortuna non ha causato nessuna vittima e che però ha messo in ginocchio l’intera città, si torna in strada a verificare i danni eventualmente provocati alle proprie automobili, nei rioni e nelle strade, in tutti i quartieri. L’acqua in poche ore ha colpito la cittadina casalese in modo devastante, per cui nelle prossime occorrerà operare una attenta e minuziosa verifica di ogni parte del territorio. Ci sono i crolli da scongiurare ed i dissesti statici da rinforzare – anche se, di primo acchito pare davvero che non ci siano pericoli di tal sorta – e gli allagamenti di case e strade da prosciugare. Intanto – e questa è una buonissima notizia – al momento in cui scriviamo, su Casal di Principe ha smesso di piovere. Resta il dato incontrovertibile dei danni innumerevoli che la tempesta di pioggia ha provocato: di essi non v’è contezza ma i primi report sarebbero spaventosi e disegnano un quadro economico molto preoccupante per le già dissestate casse comunali casalesi.

Il disastro è già sotto gli occhi di tutti ed è talmente evidente che il sindaco Martinelli ha già preannunciato: “Domani chiederò lo stato di calamità per Casal di Principe e l’intero suo territorio”. “Per l’occasione – ha aggiunto Martinelli – sono degni di encomio tutti quanti in queste ore hanno portato il loro soccorso e il loro impegno a questa nostra comunità, una particolare sottolineatura merita l’opera grandiosa svolta dagli uomini della Protezione Civile locale guidata da Mario Carano: essi sono intervenuti con sole sei unità ed hanno lavorato strenuamente a liberare scantinati, vie e quant’altro, con mezzi esigui e forti solo della loro volontà”.

Per la cronaca, questi volontari sono intervenuti con un furgone e tre pompe idrovore. Di una giornata così nefasta, resta però anche da rilevare l’impegno delsindaco che, pur dimissionario e sicuramente preso da “mille affanni”, ha subito compreso il momento di estrema difficoltà del comune ed ha agito con prontezza.

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