De Chiara: “L’Udc getti la maschera”

di Redazione

Nicola De ChiaraAVERSA. “Mi è giunta voce che alla riunione convocata dall’Udc con diverse forze civiche del territorio, giovedì scorso, il ‘Gruppo della Libertà non sia stato invitato perché considerato un ‘partito’ e non, invece, quello che è effettivamente, cioè un raggruppamento di forze civiche”.

Così Nicola De Chiara, vicesindaco di Aversa e segretario del Gruppo della Libertà che in Consiglio comunale può contare su tre consiglieri: Nicla Virgilio, Giovanni Tirozzi e Stefano Di Grazia. “La cosa grave, politicamente parlando, – continua De Chiara – non è la mancata convocazione del Gruppo della Libertà da parte dell’Udc, poiché il mio gruppo, comunque, avrebbe declinato l’invito, ma l’atteggiamento posto in essere dallo stesso partito centrista”.

De Chiara si riferisce alle voci sul fatto che in quella riunione esponenti di spicco dell’Udc normanno avrebbero parlato di “discontinuità” con l’attuale amministrazione. “Pur accogliendo la notizia con tutte le cautele del caso, – precisa il vicesindaco – nel caso fosse vera l’Udc avrebbe messo in atto un vero e proprio ‘tradimento’ politico non solo ai danni del sindaco Ciaramella ma di un’intera coalizione che, negli anni, hanno trattato il partito di Casini con i cosiddetti ‘guanti gialli’, riconoscendogli sempre più del dovuto in nome di una ‘fedeltà’ e di una ‘coerenza’ che sembrano da qualche tempo non più loro appartenere”.

“Se l’Udc – incalza De Chiara – ha in testa altre cose, altre alleanze, altri cartelli elettorali, a mio parere deve gettare la maschera e subito. Non si può stare contemporaneamente in maggioranza, avere posti di rilievo nell’esecutivo e poi tramare altri ‘sviluppi’. Da questo punto di vista a noi del Gruppo della Libertà fa onore non essere stati invitati, perché considerati ‘molto vicini’ al Pdl. Certamente, nei confronti del Pdl avremo sempre un atteggiamento responsabile improntato alla massima lealtà e coerenza. Una nave non si abbandona quando il timoniere può dare l’idea di essere in difficoltà, ma è quello il momento in cui ci si organizza e si moltiplicano le forze per riportarla sulla giusta rotta. Si ha l’impressione, invece, che l’Udc voglia solamente approfittare di questo momento di paventata difficoltà del Pdl (più a livello nazionale che locale, per la verità) per tentare di accrescere il proprio consenso elettorale. Sono scelte politiche sulle quali non sono autorizzato ad esprimermi ma, per favore, in privato non ‘si sputi nel piatto dove si mangia’ per poi continuare in pubblico a goderne i benefici”.

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