Salta il consiglio comunale, il Pd attacca Scalzone e la maggioranza

di Redazione

Municipio di Castel VolturnoCASTEL VOLTURNO. Salta il consiglio comunale di Castel Volturno. Ancora una volta per mancanza del numero legale e per l’assenza dei consiglieri di maggioranza è saltato il consiglio comunale della cittadina rivierasca.

A darne notizia, mediante nota stampa è la sezione del Pd di Castel Volturno, che tramite il coordinatore Giuseppe Scialla precisa quanto segue: “Per l’ennesima volta la maggioranza che sostiene il sindaco Antonio Scalzone ha dimostrato l’assoluta inadeguatezza a rappresentare ed amministrare la città di Castel Volturno. Oggi, infatti, si doveva celebrare il consiglio comunale che aveva all’ordine del giorno, tra gli altri 22, il bilancio di previsione per il 2011 e il collegato piano annuale e triennale delle opere pubbliche. Doveva, cioè, approvare i documenti fondamentali per un’amministrazione comunale che assolvono alla funzione di realizzare il programma di governo locale proclamato in campagna elettorale. Il risultato – precisa il dottor Scialla – data l’assenza di tutti i consiglieri di maggioranza e del sindaco, è che il consiglio non si è tenuto per mancanza del numero legale e, pertanto, si rinvia tutto alla seconda convocazione. L’ipotesi più accreditata sulle cause di questa “latitanza collettiva” della maggioranza è che, di fatto, la maggioranza non c’è più”.

La sezione del Pd critica anche il comportamento dei consiglieri di maggioranza e dello stesso sindaco asserendo: “Infatti, quasi tutti i consiglieri di maggioranza e il sindaco soggiornavano nella stanza di quest’ultimo in attesa che si facessero vivi il consigliere Armando Baiano e il consigliere Sementini altrimenti, se si fossero presentati in consiglio, non avrebbero avuto i numeri per approvare il bilancio e gli altri punti all’ordine del giorno. Qualcuno ha visto aggirarsi il consigliere Rodolfo Sabatino e il Presidente del Consiglio Giovanni Milone per i bar posti nelle vicinanze della casa comunale: un modo un po’ più inebriante di ingannare la vana attesa. Comunque, alle 19.05 il segretario comunale è stato costretto a fare l’appello e il consigliere anziano Iovene a decretare la mancanza del numero legale ed il conseguente rinvio della seduta”.

“Insomma, – conclude la nota del Pd – il sindaco Scalzone prenda atto che non ha più una maggioranza per andare avanti perché i consiglieri che lo sostengono soffrono – in maniera alternata e cadenzata – di strani “mal di pancia” che li fanno sistematicamente essere assenti dal consiglio comunale. Chiediamo, ulteriormente, le dimissioni del consigliere Giovanni Milone dalla carica di Presidente del Consiglio perché è inammissibile che non si presenti a presiedere la seduta consiliare, pur gironzolando a meno di 50 metri dal municipio, per fare un piacere al sindaco Scalzone. Chi ricopre un ruolo di garanzia per tutti i componenti il civico consesso, nonché per le castellane e i castellani, deve poi avere anche la capacità e l’autonomia di esercitarlo. Invitiamo, infine, tutti gli altri consiglieri che sostengono questa agonizzante amministrazione ad un sussulto di dignità per porre fine, dimettendosi in massa, al prosieguo di questa esperienza amministrativa che sta sfociando in un intollerabile accanimento terapeutico”.

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