Parco Pozzi, Galuccio annuncia task force per la tutela dei cittadini

di Nicola Rosselli

Michele GalluccioAVERSA. Ci sarà una pattuglia di agenti della polizia municipale il sabato e la domenica per assicurare maggiore tranquillità e, soprattutto, sicurezza a quanti fruiscono del Parco Pozzi.

Ad annunziarlo il consigliere comunale del Pdl, ex capogruppo consiliare alleanzino, Michele Galluccio, che si è fatto portavoce presso il comandante dei “pizzardoni” aversani Stefano Guarino delle lamentele di quanti utilizzano l’ex campo profughi. Un numero in aumento soprattutto in queste giornate di calura estiva che costringono a cercare refrigerio.

Come più volte segnalato, infatti, al di là delle condizioni di manutenzione del verde, il parco pubblico cittadino sembra sempre più somigliare ad un complesso polisportivo che a un posto in cui ricercare tranquillità per una passeggiata in quella che oggi è l’unica oasi verde della città, in attesa che si sblocchi la situazione relativa alla dismissione dell’ospedale psichiatrico giudiziario “Filippo Saporito” che potrebbe restituire alla città altri giardini e aree verdi da adibire anch’esse a parco pubblico.

Complesso polisportivo dicevamo e, infatti, ogni area, ogni prato, ogni aiuola del parco Pozzi viene sistematicamente trasformata dai ragazzi (di tutte le età) in altrettanti campi di calcio con l’impossibilità per i malcapitati frequentatori della struttura di passare qualche minuto in relax, dovendo evitare pallonate più o meno fortuite.

Per non parlare dei proprietari dei cani (al di là di quelli randagi presenti…naturalmente) che lasciano liberi di scorazzare i propri “cari” senza tener assolutamente in conto che esiste un regolamento che prevede guinzaglio e, per alcune razze, la museruola, portando, così facendo scompiglio non solo tra i pensionati ma anche e soprattutto tra i piccoli.

Insomma, un porto franco, una terra di nessuno dove, almeno il sabato e la domenica, giorni di maggiori presenze all’interno della struttura, pare dovrebbe essere assicurata la presenza di qualcuno, in questo caso i vigili urbani, che assicuri la naturale civile convivenza che spesso dalle nostre parti è la grande assente.

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