Pd: “La ‘longa manus’ sui tributi”

di Redazione

 SANT’ARPINO. L’amministrazione guidata dal “sindaco muto” Eugenio Di Santo, attraverso una gestione scellerata di oltre tre anni, sta cercando di mettere a segno diversi colpi che, se malauguratamente realizzati, segneranno per i prossimi anni la storia nera per la nostra Sant’Arpino.

Questi “illustri signori” incapaci, oltre a “di-sa-mministrare” Sant’Arpino, cosa ancora più grave, stanno tentando di mettere le mani nelle tasche degli ignari cittadini santarpinesi. Di Santo e soci hanno avviato e stanno portando a termine le procedure per esternalizzare (“dare in affidamento ad un privato”) l’intero ufficio tributi: con due delibere di Consiglio comunale, la n.37 del 16.12.2009 e la n. 30 del 13.12.2010, e una delibera di Giunta Comunale la n. 22 del 16.02.2011, nonché la determina n. 129 del 29.12.2010, hanno incaricato un professionista, con un compenso di 7.500 euro che, aggiunti all’impegno di 15mila euro per le spese di gara e pubblicazione, fanno già 22.500 euro, per affidare ad un privato la riscossione e la gestione dei tributi comunali.

Un’operazione alla quale ci siamo strenuamente opposti e che non ha nulla a che vedere con le reali esigenze di riorganizzazione e funzionalità del settore. Un’operazione messa in piedi esclusivamente per inconfessati e ambigui motivi, che si ricollegano ad un passato ed una “esperienza negativa” e lascia intravedere lo stesso scenario, con gli stessi personaggi, i quali, senza scrupoli, pur di raggiungere gli obbiettivi prefissati, non esitano nemmeno un attimo a svendere tutto ciò che è pubblico a danno degli interessi della collettività intera. Un passato che, oggi più che mai, noi pensavamo non potesse e dovesse più ritornare. Ma gli appetiti sono “forti”, le clientele premono e vanno accontentate. E gli sprechi crescono! Quegli sprechi che quest’amministrazione e questo sindaco, nel lungo delirio elettorale e prendendo in giro gli ignari cittadini, a parole promettevano di voler eliminare. Neppure di fronte a conclamati interessi generali, si ferma la voracità degli attuali amministratori, intenti a smantellare tutto ciò che è servizio e funzione pubblica.

I cittadini devono sapere che l’ufficio tributi, prima dell’insediamento di questa amministrazione, funzionava egregiamente ed una attenta politica di programmazione aveva consentito di mantenere la pressione fiscale su valori accettabili e non punitivi. Non è un caso che tutti i contribuenti dei comuni dell’agro aversano e di tutti i comuni a nord della provincia di Napoli pagavano tributi comunali in misura molto più alti dei cittadini contribuenti della nostra Sant’Arpino. E tutto ciò non è accaduto per miracolo e misericordia divina, ma bensì è stato frutto di un lavoro del recente passato di programmazione e di contenimento della spesa.

Ancora una volta siamo di fronte ad un vero e proprio colpo di mano a discapito della collettività santarpinese. Non è un caso se un provvedimento di tale delicatezza fu portato in un Consiglio comunale, convocato in orari mattutini, nonostante le nostre proteste e solo per limitare la partecipazione dei cittadini, per portare in porto in sordina un atto scellerato, senza alcun confronto nelle rispettive commissioni di competenza, senza alcuna partecipazione, ma, come è costume ormai consolidato, di questa amministrazione, in tutta clandestinità. Ma, purtroppo, questa è la cifra dell’attuale amministrazione targata Di Santo che, come ormai tutti hanno avuto modo di constatare, non ha mantenuto una sola delle tante promesse fatte.

Dicevamo, un atto scellerato e inutile, ideato solo per l’arricchimento di qualcuno, facendo pagare i cittadini, e soddisfare qualche esigenza clientelare, tant’è che già circola a “mezzaria” per il paese il nome di qualche “fido” da sistemare. Tutti devono sapere che questi ulteriori costi saranno totalmente a carico dei cittadini-contribuenti di Sant’Arpino. Alla faccia della lotta agli sprechi e del sindaco magnanime paladino dei cittadini.

Il coordinamento cittadino del Pd – Sant’Arpino

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