Mazzarri: “Società deciderà il mio destino”

di Redazione

Walter Mazzarri NAPOLI.“Io sono un dipendente, la società è sovrana e decide il destino dell’allenatore. Parlerò con il presidente, vi faremo sapere”.

Walter Mazzarri non scioglie i dubbi relativi al proprio destino: la permanenza sulla panchina del Napoli è legata all’esito dell’incontro con il presidente Aurelio De Laurentiis. “Con grande serenità e con grande onestà intellettuale parleremo di tutto con il presidente, quando avrà tempo di incontrarmi. Non c’è fretta. Questa settimana il presidente è stato impegnatissimo, ha tante aziende a cui pensare. Credo che dopo la partita con la Juventus, qualcuno mi dirà quando è possibile parlare”, dice Mazzarri alla vigilia dell’ultima giornata di campionato.

“I contratti sono una parte di un accordo. Poi, bisogna occuparsi della programmazione. Al di là dei contratti, si deve pensare anche al percorso che si fa”, dice il tecnico. “Quest’anno il presidente aveva parlato di quinto-decimo posto. Siamo arrivati dove siamo arrivati -aggiunge facendo riferimento alla qualificazione diretta alla prossima Champions League-. È giusto fare il punto della situazione”. “Da due mesi ripeto le stesse cose: quando avrò parlato con la società, vi faremo sapere. Non posso continuare a dire sempre le stesse cose, altrimenti divento monotono… Quando avremo parlato, potrò essere più preciso”, ribadisce.

Negli ultimi giorni, diversi giocatori del Napoli hanno pubblicamente elogiato l’allenatore. “Il rapporto che ho con i giocatori è un punto di forza e tranquillità. Con me si crea qualcosa di vero e di leale: mi fanno piacere gli attestati di stima, ma non fanno differenza. Li davo per scontati”, dice Mazzarri, che può vantare anche un feeling speciale con la tifoseria partenopea. “I tifosi hanno dimostrato sempre affetto nei miei confronti, non si sono mai fatti condizionare da quello che si dice. Per loro, potrei rimanere tutta la vita a Napoli. Domenica scorsa, hanno dimostrato di avere fiducia in me: allo stadio c’è stata un’apoteosi”, aggiunge.

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