“Yara uccisa subito e morta nel campo di Chignolo”

di Redazione

Yara GambirasioBERGAMO.Yara Gambirasio è stata uccisa subito dopo la scomparsa, nell’arco di qualche ora. E c’è alta probabilità che sia morta nel luogo dove è stata trovata”.

Lo ha detto martedì mattina il procuratore capo di Bergamo, Massimo Meroni, durante una conferenza stampa in Procura. “I due segni genetici – ha detto – un dna maschile e uno femminile, sono stati trovati su due dita di un guanto che si trovava in una tasca dei vestiti di Yara, mentre nessuna traccia è stata trovata sulla batteria del telefonino. I dna trovati non sono di Yara, né dei suoi famigliari, né di altri profili in mano alle forze dell’ordine. Quindi, allo stato, si tratta di tracce di sconosciuti. In tre mesi non c’è ancora un novero di persone su cui concentrare le indagini”. “Sul caso Yara non c’è nessuna pista privilegiata. Al momento ci sono poche notizie certe e gli accertamenti tecnici in corso sono molto, molto complessi e per essere finiti richiederanno molto, molto tempo, né giorni, né settimane, ma mesi”.

“I segni sulla schiena sono casuali – replica Meroni a chi gli chiede se quella sorta di ‘X’ trovata sulla schiena di Yara possa far pensare ad una pista satanica – Qualunque segno compone un disegno, non c’è nulla per dire che sia una cosa deliberata”. Quello che è certo, dice il procuratore, è che “Yara è stata colpita con un’arma da taglio al collo, al polso, al dorso, e forse anche sulle gambe. Tuttavia si tratta di ferite molto superficiali il che fa propendere che nessuna di queste sia stata la causa della morte. Quella del dissanguamento è ritenuta l’ipotesi meno probabile, mentre le contusioni al capo e al viso sono state provocate da un corpo contundente, o forse da percosse o da una semplice caduta. Anche queste sembrano ferite che non hanno provocato la morte”.

Secondo quanto emerso nella conferenza stampa, Yara Gambirasio ha subìto una lunga agonia prima di morire. Nelle incertezze sulla causa della morte si fa avanti l’ipotesi che possa essere stata abbandonata ferita nel campo di Chignolo, dove è stata trovata, e poi morta di freddo. Meroni, rispondendo alla domanda di un giornalista sull’ipotesi che Yara abbia avuto una breve agonia, ha risposto con un secco “no”, scuotendo emblematicamente più volte la testa. Gli inquirenti, infatti, al momento non sono in grado di sapere se chi l’ha aggredita l’abbia anche uccisa o abbandonata, magari in stato di incoscienza e ferita, non lasciandole comunque scampo. L’unica certezza è che i primi esami medico-legali hanno confermato che «nessuna delle lesioni riscontrate ha provocato la morte», anche se possono aver “concorso” al decesso. “Si è oltrepassata la misura. Non è possibile andare avanti per mesi sentendo chiacchiere pubbliche fondate sul nulla – dice Meroni – Siamo di fronte ad una tragedia che ha delle persone vive che soffrono. In questo caso non se ne è tenuto conto. Mi spiace veramente”.

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