Falco: “Le cave devono essere chiuse”

di Redazione

Luigi FalcoCASERTA. Uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale del candidato sindaco Luigi Falco sicuramente riguarda le cave.

“Le cave – dichiara – devono essere chiuse senza ulteriori proroghe. Devono essere il punto nodale di un piano regolatore della città che preveda la collocazione in essa di tutti quei servizi che vi possono essere. Più volte sentiamo dire che i piani delle cave non ammettono edificazione ma ciò non è vero in quanto i piani delle cave sono piani regionali e dunque, tutti i dipendenti regionali che percepiscono lauti stipendi, si attiveranno, su input della mia amministrazione, per modificare le leggi. Dimostrando al mondo che non è utile togliere pietre dove ci sono alberi e mettere alberi dove sono rimaste pietre desolanti. Le cave devono essere anche il sito in cui si può pensare di delocalizzare aree militari sovrastimate come metri quadrati. E possono liberare al centro città importanti spazi da destinare, non a edilizia selvaggia ed inutile ma, ad attrezzature ed impianti sportivi. Se veramente si vuole il Policlinico bisogna con forza chiedere la delocalizzazione dei cementifici. Se ciò non avviene la Regione lo esclude in automatico. A nulla valgono le assurde torri ad acqua che dovrebbero abbattere le polveri ambientali per non farle giungere nell’area de quo. La mia battaglia inizierebbe il giorno dopo la mia elezione a sindaco riprendendo il discorso da dove l’ho lasciato. Servendomi degli strumenti di verifica e controllo che ho a disposizione, farei in modo che le attività debbano cessare immediatamente. La composizione del paesaggio delle aree di cava avverrà attraverso la partnership tra pubblico e privato in quanto l’intervento del privato servirà a finanziare, insieme al pubblico, tutto ciò che riguarderà la ricomposizione dell’area stessa. Ovviamente il progetto è da studiare e portare avanti e già un pool di tecnici ci sta lavorando. E’ finito il tempo in cui si cede il terreno allo speculatore di turno che promette di infilarlo, con la prossima amministrazione, nel nuovo piano regolatore della città. Non mi si obietti che c’è il proprietario di terra che vorrebbe costruire la casa per i figli, perché è possibile introdurre nel piano regolatore delle eccezioni. Infatti per coloro che vogliono edificare case unifamiliari da destinare ai propri congiunti, con un vincolo di inalienabilità per i prossimi trent’anni si garantisce immediatamente a chi ha il terreno a Pozzovetere di costruire per il figlio ma anche che questa non venga venduto”.

Ed infine Falco invita gli altri candidati sindaci ad “esprimersi su questi concetti che sono innanzitutto politici e poi di tipo urbanistico. Perché dalla Regione che è amica ed attenta, come questa governata da Caldoro, si può ottenere questo ed altro per il bene della città”.

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