Cave, Oliviero: “Terra di Lavoro è diventata Terra di Nessuno”

di Redazione

Gennaro OlivieroCASERTA. “In Provincia di Caserta sta diventando oramai prassi il ripetersi di scelte politiche che sono indirizzate non tanto a migliorare la qualità della vita quanto a creare disagi ai cittadini, soprattutto considerando l’attuale momento di gravissima crisi economica con cui ci dobbiamo confrontare”.

è questa la frase d’esordio del presidente Gruppo Pse in Consiglio Regionale della Campania Gennaro Oliviero, nel commentare l’iniziativa che si è tenuta nella serata di venerdì 21 gennaio, presso l’Hotel Europa di Caserta, volta ad illustrare il contenuto della sua ultima Proposta di Legge “Disposizioni urgenti per la chiusura delle cave e dei cementifici nell’area casertana”.

Il piano cave regionale – prosegue Oliviero – si è rivelato uno strumento del tutto inidoneo a tutelare Terra di Lavoro, anzi, ha impoverito il nostro patrimonio paesaggistico e ambientale consentendo il perpetrarsi di continui scempi. Obiettivo della proposta di legge, rompendo l’assordante silenzio che le istituzioni preposte hanno sempre opposto, è la tutela e la salvaguardia dell’intero territorio casertano. Oggi i dati parlano chiaro: 442 cave (tra attive e dismesse) che hanno deturpato il paesaggio di 75 dei 104 comuni, un martirio che ha interessato praticamente i tre quarti di Terra di Lavoro. E non mi si venga dire che è stata sancita la chiusura di Cava Mastroianni a Caserta – continua Oliviero – perché con lo stesso provvedimento si è stabilito di usare le cave dismesse come siti ideali per stivare i rifiuti di Napoli: oltre la metà delle cave abbandonate in Campania sono qui da noi”. Per Oliviero “la Provincia di Caserta corre il serio rischio di trasformarsi dall’operosa e fertile Terra di Lavoro in un’arida e sterile Terra di Nessuno”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico