‘Ndrangheta-politica: 12 arresti. In manette consigliere regionale Pdl

di Redazione

Santi ZappalàREGGIO CALABRIA. 12 persone, tra cui il consigliere regionale del Pdl ed exsindaco di BagnaraCalabraSanti Zappalà, 50 anni, sono state arrestate a Reggio Calabria dai carabinieri per associazione mafiosa e corruzione elettorale.

Gli inquirenti hanno accertato il condizionamento esercitato dalla ‘ndrina Pelle di San Luca in occasione delle elezioni regionali tenutesi il 29 e 30 marzo scorsi. Il boss Giuseppe Pelle ebbe incontri con alcuni candidati che, in cambio dei voti assicurati dalla ‘Ndrangheta, avrebbero dovuto garantire l’aggiudicazione di appalti ad imprese collegate alla cosca.

Tra i politici arrestati, oltre a Zappalà, ci sono anche quattro candidati del centrodestra non eletti al Consiglio regionale: a Francesco Iaria dell’Udc, Pietro Nucera e Liliana Aiello (lista “Insieme per la Calabria – Scopelliti Presidente) e Antonio Manti (candidato con Alleanza per la Calabria).

L’operazione, denominata “Reale 3”, coordinata dal procuratore Giuseppe Pignatone, degli aggiunti Michele Prestipino e Nicola Gratteri, e dai pm Maria Luisa Miranda e Giovanni Musarò, costituisce l’ulteriore sviluppo delle indagini sulla ‘ndrina Pelle che, il 22 aprile scorso, avevano già portato all’esecuzione di un primo provvedimento di fermo a carico del boss Giuseppe Pelle e di altriotto esponenti del sodalizio e successivamente contribuito alla maxi operazione ”Il crimine” del 13 luglio con l’arresto di oltre 300 persone. Inoltre, il 19 novembre scorso erano stati eseguiti decreti di perquisizione locale nei confronti di docenti, impiegati e studenti dell’università di Reggio Calabria, indagati per falsità ideologica, truffa aggravata ed altri delitti, connessi all’ammissione ai corsi universitari dell’ateneo reggino ed al superamento di prove d’esame.Ora è statoaccertato, spiegano i carabinieri,”il condizionamento delle elezioni amministrative del 29 e 30 marzo 2010 al centro di numerosi incontri tra il Giuseppe Pelle ed alcuni candidati raggiunti dal provvedimento restrittivo”.

Secondo le risultanze investigative, Zappalà avrebbe stipulato con il bossPelle un accordo sullo scambio voti-appalti e il trasferimento in un istituto penitenziario calabrese di Salvatore Pelle, elemento di vertice della ‘ndrna sanluchese, detenuto presso a Roma nel carcere di Rebibbia.

Zappalàè stato anche sindaco di Bagnara Calabra, vincendo le elezioni comunali nel 2001 e nel 2006, lasciando l’incarico lo scorso marzo ad un facente funzioni dopo l’elezione alla Regione. In Consiglio regionale è stato eletto, nella circoscrizione di Reggio Calabria con la lista del Pdl con 11.052 preferenze.Sposato e padre di tre figli,svolge la professione di medico fisiatra. In Consiglio regionaleè presidente della VI Commissione “Affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero” e componente della Consulta regionale delle cooperazione. Nel 2006è stato eletto anche consigliere provinciale nel collegio di Bagnara-Scilla risultando uno dei primi eletti dell’intera provincia. E’ stato presidente del Pit “Area dello Stretto”. Nel 2003è stato uno dei promotori del “Consorzio Costa Viola”. Nel gennaio 2006 è stato nominato componente del Consiglio di amministrazione dell’Agecontrol, struttura per le erogazioni in agricoltura.

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