Incontro Berlusconi-Lega: “Avanti con l’azione di governo”

di Redazione

Berlusconi, Tremonti e BossiROMA.Settimana decisiva per le sorti del governo e della maggioranza dopo l’aut aut lanciato da Gianfranco Fini al meeting di Fli, dove ha invitato il premier Silvio Berlusconi a dimettersi e ad aprire la crisi di governo, pena la fuoriuscita dei finiani dall’esecutivo.

Il presidente della Camera vuole un nuovo “patto di legislatura”, allargando la compagine di governo all’Udc. Ma Berlusconi non è intenzionato al Colle e sfida Fini a votargli la sfiducia in Parlamento.

“L’unica cosa certa è che questo governo è giusto che si dimetta, perchè così com’è non va più avanti”, ha detto, da parte sua, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini.E sulpossibile ingresso dei centristi nell’esecutivo, dice: “Entrare al governoè po’ come sposarsi, se uno parte senza essere convinto è meglio che lasci stare”.

Secondo il Partito Democratico, “la crisi del centrodestra è conclamata ma la risposta è illusoria”. Il segretario democratico, Pier Luigi Bersani, critica i tatticismi tra i leader di Pdl e Fli. “A furia di passarsi il cerino – dice – il cerino si sta spegnendo. Cercare risposte nel perimetro del centrodestra, magari cercando un allargamento, è del tutto illusorio, bisogna aprire una fase nuova”. L’Idv mostra un certo scetticismo nei confronti di Fini: Antonio Di Pietro, Massimo Donadi e Felice Belisario sottolineano che gli atti del governo, criticati ora dal leader Fli, siano stati in passato da lui appoggiati. Di Pietro sollecita quindi Fini a essere coerente e a promuovere una mozione di sfiducia. In subordine, chiede al Pd di presentarla.

La Lega, intanto, ha incontrato lunedì ad Arcore il presidente del Consiglio. “L’incontro è stato positivo e proficuo ed è servito a fare il punto sulla situazione politica e sull’agenda di governo”.si legge in una nota diffusa dal Carroccio -Si è deciso di proseguire con l’azione riformatrice per realizzare il programma. Ne è emersa un’assoluta sintonia sui concreti problemi del Paese e sulle azioni da realizzare”.

Il primo banco di prova per saggiare la tenuta dell’alleanza sarà comunque la legge di Stabilità (ex Finanziaria), anche se già la mozione di sfiducia al ministro della Cultura Sandro Bondi per il crollo della Casa dei Gladiatori agli scavi diPompei, annunciata ma non ancora formalizzata dal Pd, potrebbe creare qualche scossone nella maggioranza.

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