E’ morto Luca Massari, il taxista aggredito a Milano

di Redazione

Luca MassariMILANO. E’ morto Luca Massari, il tassista aggredito un mese fa in largo Caccia Dominioni. All’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, dove l’uomo era stato trasportato, le condizioni di salute eranno apparse subito estremamente gravi per un importante edema cerebrale.

Due giorni fa era stato trasferito dal reparto di rianimazione in neurochirurgia, perché aveva ripreso a respirare da solo: tuttavia il quadro neurologico era rimasto invariato. Mercoledì Marco Massari, il fratello di Luca, aveva parlato della loro speranza: “Un segnale, visivo, vocale, qualsiasi segnale, che per ora non c’è stato. Per adesso ho la sensazione che Luca sia in coma profondo, non vedo sofferenza, non sembra percepire il suo stato. E questa è la cosa buona, ma pensa ad essere intrappolato in un corpo così…”. Inconsolabile la fidanzata Patrizia, che gli è stata accanto giorno e notte e che già sognava di poterlo trasferire in una struttura di riabilitazione.

Dopo la morte di Luca Massari, il pm di Milano Tiziana Siciliano ha modificato l’imputazione per i tre aggressori, che sono detenuti in carcere:Morris Michael Ciavarella, la compagna Stefania Citterio e il fratello Piero Citterio. La loro posizione ora è molto grave, perché sono accusati di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. In un primo momento nessuno aveva visto quanto era accaduto in strada ma qualche ora dopo la feroce aggressione, due donne si presentarono in Questura a Milano. La loro testiminanza confermò che il pestaggio avvenne dopo l’investimento di un cane da parte del tassista. Le donne hanno raccontato che il tassista cercò di difendersi e che a picchiarlo in maniera più pesante erano Piero Citterio e Ciavarella e che c’era anche Stefania Citterio. Il pm nella sua richiesta di arresto scrisse di un “violento pestaggio” e di un ultimo colpo, “particolarmente violento”, che ha fatto cadere Massari, il quale ha sbattuto la nuca sul marciapiede. L’ultimo colpo sarebbe stata una ginocchiata sferrata da Ciavarella in pieno volto, rompendo anche i denti al taxista. Piero Citterio e Ciavarella, dopo aver pestato l’uomo, si erano allontanati mentre era rimasta sul luogo del pestaggio Stefania assieme ad altre persone che assistevano alla scena.

Appresa la notizia del decesso nel corso di una conferenza stampa in municipio, il sindaco Letizia Moratti non è riuscita a trattenere la commozione. “Le mie condoglianze più sentite alla famiglia. In questi giorni sono stata in contatto con il padre: è un episodio che mi ha colpita, mi addolora e mi tocca nel profondo. Una giovane vita è stata spezzata in modo assurdo, per motivi assolutamente futili”.

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