Arrestato latitante polacco in via Di Jasi

di Nicola Rosselli

carabinieri AVERSA. Dalla Polonia, in permesso premio dal carcere del paese esteuropeo, cerca scampo in Italia, ma incappa nei controlli dei carabinieri aversani grazie alla banca dati europea dei latitanti.

Doveva scontare una pena per un furto con scasso ai danni di un negozio in compagnia di un complice. Dietro alle sbarre F.K., 27 anni, di Cracovia, ha un comportamento ineccepibile, tanto che le autorità giudiziarie polacche gli concedono un permesso premio di alcuni giorni. Trascorsi i quali, però, il giovanotto polacco non fa ritorno nelle patrie galere, per cui diventa praticamente un evaso, ricercato, ufficialmente latitante con tanto di provvedimento di carcerazione.

L’altra notte, poco dopo le 3, in via Vito Di Jasi, i carabinieri del reparto territoriale di Aversa, coordinati dal tenente colonnello Francesco Marra, dal capitano Domenico Forte e dal tenente Giuseppe Fedele, impegnati in un servizio di pattugliamento del territorio, intimano l’alt ad un’autovettura con a bordo due uomini. Per uno non ci sono problemi particolari. Il secondo è senza documenti, cerca di evitare controlli più accurati con vari stratagemmi che inducono i militari aversani a sottoporlo a fermo, conducendolo in caserma per accertamenti più approfonditi. Il giovane snocciola un nome falso, con altrettante false generalità. A tradirlo, alla fine, sono le impronte digitali. Forse il malvivente polacco non era a conoscenza di una banca dati europea dei latitanti, voluta dal trattato di Schengen. In pochi minuti i carabinieri, grazie alle nuove tecnologie, apprendono che il giovane polacco è destinatario di un provvedimento restrittivo internazionale. Per lui scattano le manette e l’associazione alla carcere di Santa Maria Capua Vetere in attesa della rogatoria internazionale necessaria per riportarlo nelle patrie galere.

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