Scuola, Dell’Amico: “Comprensivo e Direzione possono restare autonomi”

di Redazione

Angelo Dell’AmicoSANT’ARPINO. Il professor Angelo Dell’Amico, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale “Vincenzo Rocco” di Sant’Arpino, chiarisce alla cittadinanza alcuni punti riguardanti l’accorpamento con la scuola materna “Rodari”, finito al centro di un duro scontro politico negli ultimi giorni.

Riceviamo e pubblichiamo:

In merito ad alcune dichiarazioni apparse recentemente sulla stampa, reputo opportuno, nonché necessario, intervenire su alcuni punti per precisare e dare ai cittadini informazioni più precise.
Premetto che l’istituto comprensivo “Rocco” nacque dalla precisa volontà delle due dirigenze scolastiche di Sant’Arpino per una migliore distribuzione della popolazione scolastica sul territorio. Iresponsabili delle Istituzioni non fecero altro che proporre la conseguente delibera alle sedi deputate al riconoscimento e al dimensionamento della rete scolastica,e cioè Provincia e Regione. Quest’ultima il 16 gennaio 2007, deliberò il dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2007/2008 per la regione Campania, istituendo nel Comune di Sant’Arpino l’Istituto Comprensivo, con l’aggregazione alla Scuola Media “Vincenzo Rocco” della scuola dell’infanzia “Rodari”, subordinatamente alla formazione di almeno una sezione di scuola primaria.
Pertanto, non è esatto quanto riportato nel comunicato dell’attuale Amministrazione comunale quando afferma che sono nati un secondo “asilo” (scuola dell’infanzia) e una seconda scuola “elementare” (scuola primaria). E, quindi, in relazione a quanto innanzi detto, la delibera di Giunta Comunale n. 143 dell’8/10/2010, ad oggetto “Dimensionamento delle istituzioni scolastiche locali – Provvedimenti”, a parere del sottoscritto è improponibile perché in contrasto con la normativa vigente, non tenendo conto di quanto prescrive il Dpr 233/98 (Regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche e per la determinazione degli organici dei singoli istituti, a norma dell’art. 21 Legge n. 59 del 16/07/1997).
In particolare, tra le finalità dell’art. 1, comma 1, è detto chiaramente: “Il raggiungimento delle dimensioni ottimali delle istituzioni scolastiche ha la finalità di garantire l’efficace esercizio dell’autonomia prevista dall’art. 21 della Legge 15 marzo 1997, n. 59, di dare stabilità nel tempo alle stesse istituzioni e di offrire alle comunità locali una pluralità di scelte, articolate sul territorio, che agevolino l’esercizio del diritto all’istruzione. E all’art. 3 “il raggiungimento delle dimensioni stabilite a norma del comma 1 ha l’ulteriore finalità di assicurare alle istituzioni scolastiche la necessaria capacità di confronto, interazione e negoziazione con gli enti locali, le istituzioni, le organizzazioni sociali e le associazioni operanti nell’ambito territoriale di pertinenza.
Inoltre, va opportunamente fatto rilevare che anche la questione dei parametri è pienamente rispettata, diversamente da quanto nel comunicato dell’Amministrazione si tende a far credere. Infatti, l’articolo 2, dello stesso Dpr, che detta i parametri per le istituzioni scolastiche di acquisire o mantenere la personalità giuridica, le stesse “devono avere, di norma, una popolazione, consolidata e prevedibilmente stabile almeno per un quinquennio, compresa tra 500 e 900 alunni; tali indici sono assunti come termini di riferimento per assicurare l’ottimale impiego delle risorse professionali e strumentali.
Le due istituzioni scolastiche hanno i parametri per rimanere autonome; infatti, l’Istituto Comprensivo “Rocco”, nel corrente anno scolastico ha un totale di 826 alunni iscritti, mentre la Direzione Didattica ha più di 900 alunni iscritti. Tra l’altro, la delibera adottata dalla Giunta Comunale è carente della sufficiente istruttoria sul numero degli alunni, classi, aule e su un’analisi puntuale sulla capienza delle strutture scolastiche esistenti sul territorio che, complessivamente ospitano più di 1.700 alunni. Occorrerebbe semplicemente razionalizzare gli spazi disponibili nelle strutture scolastiche già esistenti e sufficienti ad ospitare il fabbisogno delle due istituzioni scolastiche.
E a volere prendere per un attimo in considerazione le errate valutazioni dell’Amministrazione, si arriverebbe all’assurdo che, mentre si dichiara che non esistono spazi a sufficienza per garantire l’I.C. “Rocco”, con la sua soppressione, come d’incanto, gli spazi divengono sufficienti! Non si comprende, poi, perché l’Ente locale, pur avendo disponibili aule vuote presso il plesso “De Amicis”, non vi abbia provveduto al allocare le classi della scuola primaria dell’I.C. Tale disponibilità si è verificata grazie alla ridistribuzione della popolazione scolastica tra le due istituzioni presenti, nella considerazione che non vi è stata alcuna variazione demografica della popolazione scolastica residente, (per ammissione della stessa Giunta Comunale nella delibera citata). La contraddizione sta nel fatto che anche con l’aggregazione delle due istituzioni scolastiche non si rende necessario reperire altre aule in quanto già disponibili!
E’ del tutto chiaro che la proposta fatta dall’attuale Amministrazione determina anche un evidente appiattimento della qualità dell’offerta formativa, eliminando qualsiasi elemento di sana e proficua competizione tra istituzioni scolastiche che garantisce un migliore servizio agli utenti e alla stessa popolazione. Non senza ricordare che la mancanza di più istituzioni scolastiche sul territorio, riduce di fatto, la possibilità di accedere a fondi, progetti e finanziamenti a tutti i livelli istituzionali, dai Pon ai contributi locali.
In merito, poi, ai continui “riferimenti”, ed uso un eufemismo, che la scuola sarebbe la “sede operativa” e “il covo politico”, più volte dichiarato nei comunicati dell’Amministrazione,in cui opererebbe una componente politica, faccio presente di aver provveduto ad informare leopportune sedi giudiziarie. Tengo comunque a precisare che non mi sono fatto tirare mai per la giacca da chicchessia, né da esponenti di destra, né da quelli di sinistra. Chi afferma ciò evidentemente è in malafede oppure non mi conosce a fondo. La mia sola preoccupazione è quella di impegnarmi pienamente per dare agli alunni tutti una valida offerta formativa e una migliore qualità della vita scolastica e, non per essere autoreferenziale, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Oltre alla partecipazione ai numerosi progetti regionali e nazionali, il nostro fiore all’occhiello è rappresentato dall’orchestra musicale che da sempre miete successi a livello nazionale e che è vanto per tutta la città di Sant’Arpino.
Infine, appare alquanto strana la “solidarietà” dell’Amministrazione alla mia persona, visto che sono sempre stato oggetto di ingiustificati attacchi personali fin dal suo insediamento. Quale solidarietà se il 20 luglio di quest’anno sono stato oggetto di una visita ispettiva da parte del Direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania per delle accuse infondate, false e mistificatorie (come ho dimostrato con documentazione all’ispettore) da parte della stessa Amministrazione? Quale solidarietà se gli alunni della scuola primaria sono “sparpagliati” in tre diversi edifici con enormi disagi organizzativi e logistici, quando invece vi sono ambienti capaci ad ospitare tutti gli alunni? E’ bene ricordare che tutte le classi della scuola primaria sono state formate con l’assenso del Sindaco, che poi non ha mantenuto gli impegni assunti per il reperimento delle aule.
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