Incendio di spazzatura in via Fantini, denuncia di Legambiente

di Redazione

 MONDRAGONE. Il circolo cittadino di Legambiente interviene sull’ennesimo incendio di spazzatura in via Fantini.

Riceviamo e pubblichiamo:

“C’è un limite alla sopportazione dei mondragonesi? Sembra che i nostri amministratori si stiano impegnando a fondo per scoprirlo. Parliamo, in questo caso, dell’ex deposito ingombranti di via Fantini. Situato di fianco alla struttura che ospita persone con problemi mentali, adiacente all’Asl (che, stranamente, tace e non lamenta nessun malumore), di fronte all’erigendo palazzetto dello sport, è diventato ricettacolo non solo di divani, frigoriferi e lavatrici che i cittadini, non sapendo dove altro depositare (perché non vogliamo mica che vengano disseminati nuovamente nelle nostre campagne?), a questo punto, giustamente smaltiscono in questo modo.

Il problema è che poi ci sono i soliti ‘paladini dell’ambiente e della salute pubblica’ che pensano bene che è indecoroso depositare l’immondizia ordinaria al di fuori del proprio uscio, ed eleggono a sito dedicato a tale sversamento il succitato ex-deposito. Con sommo piacere di chi abita lì vicino, dei poveri disgraziati che possono rovistare nell’immondizia (spettacolo degno del nostro paese? Giudicate voi…), dei malati psichiatrici, che non aspettano altro che poter odorare il profumo di violette selvatiche tipico di via Fantini, quando aprono la finestra al mattino, e desiderano ossigenarsi per rifocillare i già provati neuroni. Ricordo che, una volta, tali centri erano situati in zone boschive, di montagna, dove c’è aria buona, della quale i malati si potessero giovare.

Ritornando ai nostri ‘paladini’, la loro lodevole attività è esaltata all’ennesima potenza quando poi, in un impeto neroniano, sabato 9 ottobre mattina decidono che il cumulo che hanno pazientemente creato offende la loro vista, ed è quindi degno e pronto per essere trasformato in pira. Sempre con somma gioia degli abitanti di via Fantini, per non parlare degli ospiti della struttura psichiatrica, che però, ad un certo punto (chissà come mai), hanno deciso di andare altrove a fare una ‘gita’, insieme agli operatori tutti che lì lavorano, a bordo di ambulanze. Forse perchè il nero ed acre fumo impediva loro la vista del ‘bellissimo spettacolo’? Non è dato sapere.

Anni fa è stato realizzato il sito di stoccaggio provvisorio, in località Pantano. Senza vasca per la raccolta del percolato, però intanto sono stati spesi soldi pubblici per realizzare il sito e la strada di accesso…Cattedrale nel deserto…Il sito non è mai entrato in funzione, per tamponare le nostre emergenze rifiuti. Legambiente Mondragone non sta a vedere inerme”.

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