Sarah, impronte di più persone sul cellulare

di Redazione

Sarah ScazziTARANTO. Tracce di impronte digitali appartenenti a persone diverse sono state ritrovate sul cellulare di Sarah Scazzi dai carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche (Ris) di Roma. Lo si è appreso da fonti investigative.

Il telefonino della 15enne di Avetrana, uccisa dallo zio, reo confesso, Michele Misseri, il 26 agosto scorso, era stato consegnato ai carabinieri dallo stesso Misseri, privo di batteria, il 29 settembre. L’uomo disse, per depistare gli investigatori, di averlo trovato casualmente vicino a rami e foglie secche bruciate in un podere in cui aveva lavorato la sera prima.

Nell’ambito dell’inchiesta, intanto, c’è attesa per l’interrogatorio delle due cugine figlie di Misseri, Sabrina e Valentina, che potrebbe slittare di alcuni giorni. Gli inquirenti, che si trincerano dietro un riserbo assoluto nel tentativo di proteggere l’inchiesta dall’assalto dei mass media, vogliono attendere l’esito di alcuni riscontri. A Sabrina in particolare potrebbero chiedere chiarimenti circa le differenze in alcuni passaggi tra il suo racconto e la deposizione dell’amica Mariangela, con la quale insieme a Sarah, sarebbe dovuta andare al mare quel pomeriggio.

E il legale di Misseri, Daniele Galoppa, parla di contraddizioni nel raconto del suo assistito: “Michele Misseri è un uomo abituato a sacrificare se stesso per tutelare qualcuno” ha detto ai microfoni di Mattino 5.”La contraddizione della testimonianza del mio assistito a proposito dell’uso del verbo al plurale, subito corretto, che farebbe pensare ad un eventuale complice nell’omicidio di Sarah – ha spiegato – è una goccia nell’oceano delle contraddizioni e tra le molte contraddizioni questa mi sembra marginale”.

Il corpo di Sarah, ritrovato nella notte tra il 6 e il 7 ottobre dopo la confessione di Misseri, sarà tumulato nel pomeriggio del 14 ottobre.

La puntata di “Chi l’ha visto” dopo le polemiche

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