Rifiuti, camion sequestrati a Terzigno: perdono percolato

di Redazione

 NAPOLI. Tre dei sei camion bloccati durante una manifestazione in corso in via Zabatta a Terzigno sono stati posti sotto sequestro dalla locale polizia municipale in attesa dei controlli che dovranno essere effettuati dall’Arpac.

Lo stop è scattato dopo che dai camion fuoriusciva liquido che, secondo il vicesindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, presente sul posto, “è sicuramente percolato”. “Lunedì prossimo – aggiunge Ranieri – avremo una conferenza di servizi al comune di Terzigno con Arpac, Asl, Asia, Provincia di Napoli per affrontare questa situazione diventata ormai insostenibile. I cittadini dei nostri territori non possono più vivere in queste condizioni. Si intervenga subito”.

Difficoltà nella raccolta dei rifiuti la notte scorsa a Napoli dove sono rimaste a terra 150 tonnellate di rifiuti urbani. Lo rende noto l’assessore all’Igiene Urbana del Comune, Paolo Giacomelli. “Le zone dove vi è presenza di cumuli sono Miano, Mercato, Avvocata, Montecalvario. Questi problemi – secondo l’assessore – sono dovuti in primo luogo alle difficoltà di smaltimento, sia nella discarica di Chiaiano dove sono in corso lavori di assestamento, sia nella discarica di Terzigno dove le manifestazioni della mattina hanno rallentato le operazioni di conferimento. Alle 13 di oggi sono dovuti tornare indietro da Terzigno 45 compattatori ancora carichi”. “Queste difficoltà – commenta l’assessore Giacomelli, insieme al ridotto funzionamento degli impianti Stir di Giugliano e Tufino, potranno determinare gravi problemi alla raccolta dei rifiuti in città per stanotte. Il coordinamento dei flussi, passato in questi giorni dall’Unità operativa di Palazzo Salerno alla Regione e alla Provincia deve essere messo a regime al più presto, assicurando ai comuni la ‘certezzà sui conferimenti”.

Venerdì prossimo amministratori e cittadini dei comuni vesuviani si recheranno a Roma per una manifestazione contro l’apertura della seconda discarica di Terzigno e per i disagi provocati dal primo sito, già operativo. Un manifesto è comparso sui muri delle città interessate, a firma dei sindaci di Boscoreale, Gennaro Langella, Boscotrecase, Agnese Borrelli, Trecase, Gennaro Cirillo, e Terzigno, Domenico Auricchio. “Abbiamo aspettato che Berlusconi venisse da noi come promesso. Non l’ha fatto ed adesso andremo noi da lui. Nelle prossime ore formalizzeremo la richiesta di un incontro ufficiale con i sindaci”, dice il primo cittadino di Boscoreale, Langella. “Sarà – sottolinea – l’ennesima manifestazione pacifica di cittadini esasperati ma che conoscono il rispetto delle regole e chiedono di non essere condannati a morire per colpa delle discariche”.

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