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Congresso Sel, un aversano fra i dirigenti nazionali
AVERSA. Con lelezione di Nichi Vendola a presidente del partito, in unatmosfera festosa e carica di emozione, si è concluso il primo congresso nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà, tenutosi a Firenze dal 22 al 24 di ottobre.
Dalla tre giorni nel capoluogo toscano la città di Aversa e lintero agro aversano, già ben rappresentati nella platea congressuale da una nutrita delegazione, ottengono un importante quanto meritato riconoscimento. NellAssemblea Nazionale di Sel, il parlamentino del nuovo partito del leader Vendola e massimo organo politico nazionale, siederà infatti anche Gabriele Vedova, 31 anni, aversano, dottore in scienze della comunicazione, esponente della sinistra aversana e tra i primi ad aderire al neo movimento di Vendola.
Mi impegnerò nel ruolo che mi è stato affidato in sinistra ecologia e libertà, cercando di essere allaltezza del compito. E evidentemente un riconoscimento importante, non certo alla mia persona quanto ad un territorio che merita di essere rappresentato, con i suoi problemi e la sua bellezza, in ogni contesto che conta, e Sel è sicuramente uno di questi.
Così lesponente Vendoliano, che continua: Credo che Vendola sia, nel panorama politico attuale, lunica vera novità di rilievo, lunica speranza che resta a chi crede ancora che sia possibile rimettere in piedi il nostro splendido Paese e ridare valore e dignità alla parola Politica, a chi crede che far politica possa ancora significare aver cura della bellezza. Quando si è cominciato a discutere di dar vita a Sel eravamo davvero in pochi a crederci, eravamo una immensa velleità.
Ora i sondaggi e lentusiasmo che registriamo attorno a noi sembrano darci ragione. Ma non dobbiamo fermarci. Come ha giustamente detto Nichi nella sua relazione il partito non è un feticcio da contemplare, non è il luogo che ci si dà per far sopravvivere il ceto politico. E solo uno strumento. Dobbiamo invece riaprire la partita: la vera sfida sono le primarie che da qui a qualche mese dovremo affrontare, per trasformare il sogno in reale opportunità di governo, di cambiamento.
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