Presentata a Venezia l’armatura medievale di Mondragone

di Redazione

Un frammento dell'armaturaMONDRAGONE. Dal 16 al 18 settembre di quest’anno si è tenuto a Venezia l’ottavo Congressodel Gruppo Italiano dell’International Institute for Conservation (IIC) di Londra, a cui hanno partecipato, per il Museo Civico di Mondragone, …

… le dottoresse Marianna Musella – responsabile del laboratorio di restauro – e Lucia Senatore -autrice del primo lavoro scientifico sull’armatura medievale rinvenuta sulla Rocca Montis Dragonis nel mese di settembre 2008.

Alla presentazione dei risultati delle prime indagini sulla armatura hanno presenziato anche il professor. Enzo GiardinoDocente di Metallurgia anticapresso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa (Napoli) e il professor. Ezio Martuscelli Docente di Chimica organica applicata ai BBCC – Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.

L’armatura è stata identificata come una “brigantina”, un tipo di armatura molto diffuso nel Medioevo. La brigantina di Mondragone è costituita da ben 450 elementi, tra placchette intere, frammenti, fibbie (di chiusura) e rivetti privi di collocazione specifica. Tale numero così elevato fa pensare che si tratti di un intero busto. La sua datazione è piuttosto tarda; viene, infatti, attribuita alla seconda metà del XV secolo. Tale datazione è confermata dalla presenza nello stesso terreno di seppellimento, di una moneta di piccolo taglio in lega di rame: un cavallo fatto coniare da Ferrante d’Aragona, tra il 1474 e il 1496. Le placche costituenti il reperto, sono caratterizzate per circa 2/3 dalla presenza di tessuto, sia sul lato anteriore che su quello posteriore.

“La presenza del Museo di Mondragone in un Convegno di altissimo livello scientifico come quello che si è tenuto a Venezia non può che entusiasmarci. – commenta il consigliere comunale Udc Fabio GalloIl Museo Civico e le sue intense attività di ricerca proiettano il nome della nostra Città a livello nazionale per aspetti di grande valore scientifico, con ricadute positive sulla nostra immagine. Le tante energie che stiamo profondendo, grazie al lavoro dell’assessore Sorvillo e del direttore Crimaco, danno risultati tangibili e concreti di grande valore. La nostra Città può vantarsi di avere oltre ad un Museo Civicoben tre aree archeologiche, che rappresentano una formidabile occasione di rilancio turistico. Abbiamo la Grotta Preistorica, l’Appia Antica e il Castello di Rocca Montis Dragonis. La vera sfida che vogliamo raccogliere per l’Estate 2011 è quella rendere fruibili questi siti, trasportando i turisti in un viaggio nella storia, senza paragoni in tutta la Campania”.

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