Sarah, trovato cellulare bruciato. E spunta sorella segreta

di Redazione

Sarah ScazziTARANTO. Sul caso di Sarah Scazzi, la quindicenne scomparsa lo scorso 26 agosto ad Avetrana, indaga Luciano Garofano, ex comandante dei Ris di Parma.

Sulla vicenda, per ora, nessuno sviluppo. E qualche ombra in più: in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, la madre di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo, ipotizza che il marito e padre della scomparsa abbia un’altra figlia a Milano, avuta da una relazione extra-coniugale. Di lui dice di temere anche il “passato burrascoso che potrebbe avere creato rancori o sete di vendetta”. Poi racconta un episodio avvenuto un anno fa: “Eravamo in macchina con mio marito e Sarah stava giocando con il suo telefonino quando vide che nella memoria c’era la foto di una bambina di circa cinque anni con i capelli scuri. Lei sospettò subito e disse al padre: chi è questa, un’altra tua figlia che vive a Milano? Mio marito s’infuriò con lei urlando che non doveva permettersi di curiosare tra le sue cose. Poi si giustificò dicendo che quel telefono lo aveva comprato di seconda mano e che sicuramente la foto apparteneva al vecchio proprietario”.

Ma la donna ha ancora altri dubbi: “Quel 26 agosto, Maria (la badante romena dello zio, morto il 17 settembre, ndr) era sempre al telefono, ricordo che mentre noi stavamo imbiancando la casa, lei usciva fuori per telefonare; anche poco prima che mia figlia uscisse lo ha fatto. Mi ha meravigliato anche la dettagliatissima descrizione che ha dato ai carabinieri su com’era vestita Sarah, persino i particolari più piccoli che nemmeno noi sapevamo”.

Intanto, nelle campagne di Porto Cesareo, al confine fra le province di Lecce e Taranto, è stato trovato il cellulare bruciato di Sarah. Il telefonino non è stato bruciato da chi lo ha abbandonato ma è stato recuperato semibruciacchiato dallo zio della ragazza tra le stoppie che l’uomo aveva radunato e cominciato a bruciare. Dopo aver appiccato il fuoco, l’uomo si è accorto del telefonino e ha avvisato i carabinieri. Sono subito iniziate nella zona ricerche da parte dei carabinieri e delle varie forze impegnate da settimane.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico