Inceneritore in Abruzzo, arrestato assessore e indagati due senatori Pdl

di Redazione

Lanfranco Venturoni TERAMO. L’assessore alla sanità della Regione Abruzzo, Lanfranco Venturoni (Pdl), è stato arrestato a Teramo dalla squadra mobile di Pescara guidata da Nicola Zupo.

Il provvedimento è stato emesso dalla procura di Pescara a seguito di un’inchiesta sui rifiuti scattata nel 2008. Con Venturoni, arrestato anche il noto imprenditore Di Zio, proprietario della De.co, azienda del settore rifiuti. Indagate complessivamente 12 persone con l’accusa di corruzione e associazione a delinquere: tra queste anchei senatori del Pdl Paolo Tancredi e Fabrizio Di Stefano. Il primo da Teramo ha confermato di aver ricevuto l’avviso di garanzia.

Le indagini che hanno portato agli arresti domiciliari per corruzione, peculato ed abuso d’ufficio nei confronti dell’assessore Venturoni sono durate circa due anni e sono state condotte da un pool di tre magistrati della Procura di Pescara composto dal procuratore capo, Nicola Trifuoggi, e dai pm, Gennaro Barone e Annarita Mantini. Il gip che ha concesso le misure cautelariè Guido Campli.

Secondo gli inquirenti si tratta di una delle più grosse indagini mai fatte in materia sul territorio nazionale e certamente la più importante condotta dalla Procura di Pescara in merito ai rifiuti. Gli indagati stavano cercando di realizzare un inceneritore in Abruzzo. Gli arresti odierni sono parte dell’inchiesta madre dalla qualeè stato stralciato il provvedimento che nello scorso agosto mise agli arresti domiciliari l’ex assessore all’Ambiente della regione, Daniela Stati.

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