Palmieri: “Esodo dei rifiuti, dalla periferia al centro”

di Redazione

 MONDRAGONE. “Consentire che tanti cittadini, e non, si rechino con i propri automezzi, fin dalla periferia del paese, nel centro urbano a scaricare ed accatastare sacchi pieni di rifiuti di ogni tipo, nei pressi dei cassonetti per lo smaltimento della raccolta differenziata, …

… sempre stracolmi e maleodoranti, è indice di cattiva e dissennata gestione ed amministrazione dei servizi pubblici comunali”. Lo afferma il dottor Paolo Palmieri. “È, addirittura, offensivo della dignità di un comune cittadino che agisca cum grano salis. Difatti, dopo oltre due anni di scarsi e inefficienti tentativi di gestire la cosa pubblica, gli Organi del Comune di Mondragone non hanno compreso come si possa rendere più decoroso e vivibile il centro storico e non offendere costantemente l’intelligenza del comune cittadino – contribuente”.

“La credibilità dell’attuale Amministrazione comunale, – aggiunge Palmieri – in materia di politica ambientale, potrebbe ottenere qualche punto di consenso se, almeno, dislocasse nella periferia del territorio comunale, in apposite piattaforme ecologiche controllate, separati containers scarrabili adibiti alla raccolta differenziata, invece di potenziare le postazioni di fetidi cassonetti nel centro storico, come in piazza Bergamo e nel piazzale Ducale (nell’ara antistante la storica Torre). Un tale avveduto intervento eviterebbe l’indecoroso e antigienico spettacolo di scarico e sversamento di ogni tipo di rifiuti che restano accatastati accanto agli attuali traboccanti e nauseabondi cassonetti, ricettacoli di pattume ed insetti.

Peraltro, dovendosi spostare comunque con il proprio automezzo, chi si adopera nell’illecito abbandono dei sacchetti di rifiuti presso i cassonetti, imperante l’assenza di qualsiasi controllo del territorio, potrà recarsi in località periferiche al centro urbano per servirsi dei containers posti nelle piattaforme ecologiche; mentre per gli utenti che fanno correttamente la raccolta differenziata è sufficiente il servizio porta a porta, da rendere obbligatorio con sanzioni appropriate.

Inoltre, sempre agendo cum grano salis, i preposti alla gestione ed amministrazione delle infrastrutture comunali dovrebbero ricordarsi di procedere, ogni tanto, alla manutenzione della vegetazione spontanea che da mesi infesta le cunette, i marciapiedi e i margini delle strade cittadine di Mondragone, in particolare, la sterpaglia che invade le dissestate strade di via Torre, via Duca degli Abruzzi, via Galilei, Via Napoli e i parchi lasciati all’incuria.

Poi, si dovrebbero avvisare gli operatori che usano la spazzatrice, in modo alquanto sbrigativo, che la macchina è dotata, posteriormente, di un lungo tubo flessibile da utilizzare con un operatore a terra per aspirare il pattume dai lati delle strade, dai marciapiedi e da sotto le auto in sosta. Diversamente, il servizio come viene effettuato risulta risibile.

Suvvia, Amministratori e gestori di servizi ed infrastrutture comunali, date un segno della vostra esistenza e di una sensata operatività, altrimenti è inutile ed offensivo continuare a chiedere alla cittadinanza, a mezzo stampa e manifesti, di rispettare l’ambiente e di collaborare a tenere pulita la città”.

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