Il testamento di Cossiga: “No funerali di Stato. Iddio protegga l’Italia”

di Redazione

Francesco CossigaROMA. “Nessuna autorità ai miei funerali”. Lo ha chiesto espressamente il presidente emerito della RepubblicaFrancesco Cossiga, deceduto martedì al Gemelli di Roma,nella lettera fatta inviare al presidente del Senato, Renato Schifani.

“Nel mio testamento – scrive Cossiga – ho disposto che le mie esequie abbiano carattere del tutto privato, con esclusione di ogni pubblica onoranza e senza la partecipazione di alcuna autorità. Per quanto attiene le onoranze che i costumi e gli usi riservano di solito ai membri ed ex-Presidenti del Senato, agli ex-Presidenti del Consiglio dei Ministri ed agli ex-Presidenti della Repubblica, qualora Ella ed il Governo della Repubblica decidessero di darne luogo, è mia preghiera che ciò avvenga dopo le mie esequie, con le modalità, nei luoghi e nei tempi ritenuti opportuni”. “Voglia porgere ai valorosi ed illustri Senatori il mio ultimo saluto – conclude l’ex Capo dello Stato – ed il mio augurio più fervido di ben servire la Nazione e di ben governare la Repubblica al servizio del Popolo, unico sovrano del nostro Stato democratico. Che Iddio protegga l’Italia!”.

LE 4LETTERE. Si tratta di quattro lettere (quelle finora note sono datate 18 settembre 2007), ”dal testo diverso” ed il cui contenuto si sta via via conoscendo, diffuso dalle rispettive presidenze. Allora presidenti in carica della Camera e del Senato erano rispettivamente Fausto Bertinotti e Franco Marini, mentre a Palazzo Chigi era in carica Romano Prodi. Nella lettera giunta al Senato Cossiga dichiara ancora: “Fu per me un grande onore servire immeritatamente e con grande modestia, ma con animo religioso, con sincera passione civile e con dedizione assoluta, lo Stato italiano e la nostra Patria, nell’ufficio di Presidente della Repubblica”.

LETTERA A NAPOLITANO. Cossiga ha inviato quattro lettere alle più alte autorità dello Stato. Nella missiva, intestata “Prof. Avv. Francesco Cossiga, Senatore della Repubblica”,inviata al presidente Giorgio Napolitano si legge:”Signor Presidente, le confermo i miei sentimenti di fedeltà alla Repubblica, di devozione alla Nazione, di amore alla Patria, di predilezione della Sardegna, mia nobile Terra d’origine”.”A Lei quale Capo dello Stato e Rappresentante dell’Unita’ Nazionale, rivolgo il mio saluto deferente e formulo gli auguri più fervidi di una lunga missione al servizio dell’amato Popolo italiano. Con via, cordiale e deferente amicizia, Francesco Cossiga”.

I FUNERALI GIOVEDI’ IN SARDEGNA. La salma diCossiga sarà esposta presso la Chiesa centrale della sede di Roma dell’ateneo in largo Francesco Vito 1, mercoledì,dalle 10 alle 18. I funerali si svolgeranno giovedì mattina a Cheremule (Sassari), un piccolo paese del Meilogu. Il presidente era particolarmente affezionato a Cheremule perché vi erano nati i genitori. Cossiga ha espressamente chiesto il carattere privato delle esequie nelle lettere alle 4 alte cariche dello Stato. Sulla scelta di Cossiga potrebbe aver anche influito il fatto che le dimensioni della chiesa favoriscono la dimensione privata delle esequie.

CORDOGLIO. Innumerevoli gli attestati di stima e cordoglio pervenuti alla famiglia del senatore a vita, che indirizza ai vertici istituzionali una lettera riservata. Radio Vaticana rende noto che Papa Ratzinger “prega per il presidente emerito della Repubblica italiana e suo amico personale, Francesco Cossiga”. “Piango un amico carissimo, affettuoso, generoso. Mi mancheranno il suo affetto, la sua intelligenza, la sua ironia, il suo sostegno. Ai suoi figli l’impegno della mia vicinanza”,si legge nella notadel presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. “Con Francesco Cossiga l’Italia perde uno dei protagonisti della storia repubblicana. Si è’ trovato ai vertici della politica del nostro Paese in momenti difficili ed estremamente complessi: ha saputo ricoprire ogni incarico con forte personalita’ e, soprattutto, con grande rispetto delle istituzioni. Mi unisco al dolore della sua famiglia”, il messaggio di cordoglio di Romano Prodi.

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