Consensi per la Pinacoteca “Stanzione”

di Redazione

Rosario PintoSANT’ARPINO. Grandi consensi per le ultime esposizioni della Pinacoteca d’Arte Contemporanea “Massimo Stanzione” di Sant’Arpino, il cui direttore artistico è il professor Rosario Pinto.

La Pinacoteca, che come è noto è gestita dalla Pro Loco cittadina guidata dal Presidente Aldo Pezzella, ha in questi giorni dato vita a due appuntamenti in grado di richiamare l’attenzione della critica e degli appassionati sia locali che non. Si è partiti con l’allestimento presso il salone di rappresentanza del Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” di una mostra permanenete sugli “Atellani Contemporanei”.

Un intero spazio riservato agli artisti locali che rimarrà ubicato al secondo piano dello storico palazzo di Piazza Umberto I. Momento centrale dell’attività della Pinacoteca in questo scorcio d’estate è la mostra dedicata alle “Esperienze Artistiche al Femminile in Italia e in Francia”, organizzata in collaborazione con l’Isaf, l’Istituto di Studi per l’Arte al Femminile. L’allestimento è un vero e proprio excursus che va dal 1700 ai giorni nostri con opere di artiste quali Le Brun, Kauffmann, David, Jane Hay, Marine Bureau, Copertino, Ramondino e via di seguito.

“Il rapporto tra arte francese ed italiana è, nel suo insieme, – illustra il professor Pinto – antico e consolidato e si rivela, all’indagine storica, densissimo di scambi e di reciproche influenze. Nella valutazione delle relazioni tra artiste italiane e quelle d’Oltralpe osserveremo che, quello tra arte al femminile francese ed italiana è stato un rapporto vissuto a distanza, senza peculiari intrinsichezze, per tutte quelle ragioni che hanno sempre reso difficile che delle donne, a parte rarissimi casi, potessero avere nei secoli addietro una propria autonomia di spostamento e libertà di scambi”.

Passando all’analisi dell’attività della Pinacoteca d’Arte Contemporanea “Massimo Stanzione”, il presidente Pezzella sottolinea: “Anche in questo 2010 stiamo proseguendo lungo la strada intrapresa con il ritorno del professor Pinto alla guida dei questa realtà. Un’eccellenza della nostra comunità sotto ogni punto di vista in grado di costituire un vera e propria eccezione nel panorama locale, come ci è stato riconosciuto, in svariate occasioni anche al di fuori dei nostri confini regionali. Anche quest’anno stiamo lavorando per realizzare degli allestimenti, come quelli sul Futurismo e sul Nuclearismo, da poter poi magari portare in giro per il Bel Paese. Ringrazio quanti, a cominciare dal professor Pinto. dai soci, dalle volontarie del servizio civile, si prodigano per l’ottima riuscita di tale esperienza artistica”.

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