Appalti, 7 indagati a Roma. Rischio decadenza termini

di Redazione

Angelo Balducci ROMA. Sette gli indagati nell’inchiesta sull’appalto della scuola marescialli di Firenze che la Cassazione ha trasferito dalla procura del capoluogo toscano a quella di Roma.

Tra questi, l’ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci e il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini. Intanto, il tribunale di Firenze, respingendo le istanze basate sulla sentenza della Corte di cassazione di giugno chiedevano l’inefficacia della misura cautelare, ha deciso che Balducci e Fabio De Santis devono restare in carcere. Ora è attesa la sentenza del Riesame, non prima di mercoledì.

RISCHIO DECADENZA TERMINI. Gli inquirenti hanno 20 giorni di tempo per la valutazione dei documenti all’interno del fascicolo e per chiedere la rinnovazione, o meno, di arresti, obblighi di dimora o quant’altro sia stato disposto sinora dai giudici del capoluogo toscano, nei confronti di alcuni degli indagati. Pertanto, la decadenza dei termini di custodia cautelare è al centro delle preoccupazioni dei pm della procura di Roma. “Se gli atti non arriveranno a Roma entro la fine del mese di giugno, le misure cautelari in atto decadranno” sottolineano.

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