Appalti, conti occulti: Matteoli e Bondi smentiscono

di Redazione

da sin. Matteoli e BondiROMA. Alcuneindiscrezioni sull’inchiesta “Appaltopoli” pubblicate dai quotidianimettono di nuovo in fibrillazione il governo.

Nuovi intrecci – rivela Repubblica – si delineano intorno a Denis Verdini, con un versamento di 800mila euro per il giornale del coordinatore nazionale del Pdl inviati da imprenditori su consiglio di Flavio Carboni e Marcello dell’Utri. Altri sospetti si addensano nell’inchiesta in corso a Perugia sul ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, sull’ex ministro Pietro Lunardi mentre nuovi accertamenti sarebbero in corso sul ministro della Cultura Sandro Bondi. Lo riporta Libero nel titolo che apre la prima pagina, ma conferme arrivano anche da altri quotidiani – da Il Fatto al Secolo XIX.Si parla di un conto riconducibile a Matteoli in una banca operante in Lussemburgo.

Le nuove ombre arrivano dall’interrogatorio dell’architetto Angelo Zampolini, l’uomo che smistava assegni per conto di Diego Anemone (tra i quali quelli per la casa dell’ex ministro Claudio Scajola). Zampolini avrebbeconfermato gli indizi che nell’inchiesta Grandi opere portano appunto a Matteoli e Lunardi. Per questi due, insieme al ministro Bondi, si parlerebbe di movimenti bancari transitati su una banca estera e sui quali sarebbero in corso accertamenti finanziari.

MATTEOLI: “MAI AVUTO CONTI ALL’ESTERO”. “Non ho, né mai ho avuto conti aperti né disponibilità in banche estere, tantomeno in filiali di banche italiane operanti in Lussemburgo. Non possono dunque esistere operazioni bancarie direttamente o indirettamente a me riconducibili, ovvero a persone a me collegate”. Lo afferma il ministro Matteoli smentendo la notizia sul presunto conto a lui riconducibile in una banca operante in Lussemburgo. “Quanto riportato da alcuni quotidiani è quindi assolutamente falso e calunnioso, specie per me che all’estero non ho mai messo piede in una banca. Ho già dato mandato al mio legale di proteggere il mio buon nome in ogni sede”.

BONDI: “UNA NOTIZIA COMICA”. Anche Bondi si difende: “Sapevo di vivere in un paese barbaro e incivile almeno per le persone oneste, ma non fino a questo punto. Apprendo oggi su Libero che il mio nome figurerebbe in una inchiesta su movimenti bancari transitati per una filiale di Unicredit a Lussemburgo. Si tratta di una notizia semplicemente comica”.

IL PDL DIFENDE I DUE MINISTRI. “Gli attacchi contro il ministro Matteoli sono assurdi come strampalate e fuori dalla realtà sono le vicende per le quali viene chiamato in causa.E’ una difesa a spada tratta del ministro quella fatta dal presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri. “E’ davvero incredibile – spiega Gasparri in una nota – lo stillicidio di notizie basate sul nulla che alcuni organi di informazione continuano ad alimentare, probabilmente sostenuti da qualche investigatore mosso più da astio politico che non d’amore per la verità. Dopo gli attacchi indiscriminati a molti esponenti politici del centrodestra nei giorni scorsi a cui ho espresso convinta solidarietà come Bondi e Verdini, voglio sottolineare l’assurdità dei rinnovati attacchi nei confronti di Altero Matteoli per vicende strampalate e fuori dalla realtà. La serietà di Matteoli è universalmente conosciuta ed apprezzata da tutti – conclude Gasparri – e prima di pubblicare autentiche sciocchezze qualche giornale dovrebbe fare qualche verifica in più. Così come qualche magistrato in campagna elettorale permanente al servizio della sua parte politica”. Per il senatore del Pdl Lucio Malan è “vergognoso il fango che viene gettato su Sandro Bondi. Per le persone oneste come lui la vita è spesso difficile in Italia, specialmente in politica. Auguro al ministro di avere presto giustizia in tribunale”.

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