Provinciali, Cassandra ritira la candidatura dopo avviso della Questura

di Redazione

Luigi CassandraTRENTOLA DUCENTA. Luigi Cassandra, dopo l’avviso emesso nei suoi confronti della questura di Caserta, si autosospende dal partito dell’Udc e si ritira dalla campagna elettorale delle provinciali.

39 anni, già consigliere e assessore al comune di Trentola Ducenta, Cassandra ha ricevuto una notifica con cui la questura gli ha intimato di osservare le leggi e di non frequentare persone pregiudicate. Il candidato dello scudocrociato nel collegio Trentola-San Marcellino era stato controllato dalle forze dell’ordine in compagnia di persone ritenute vicine agli ambienti della locale criminalità organizzata. L’avviso ha una validità di tre anni durante i quali, in caso di inosservanza dei divieti imposti, il questore può sottoporre il destinatario del provvedimento a sorveglianza speciale.

LA NOTA DELL’UDC. Nella vicenda interviene il coordinamento provinciale dell’Udc Caserta: “Il candidato Luigi Cassandra – si legge in una nota – immediatamente con senso di responsabilità si è sospeso dal partito e si è ritirato dalla competizione elettorale. Pur essendo questo un atto di natura meramente amministrativa e non giudiziaria, non possiamo ignorare la rilevanza politica di tale provvedimento. Sin dall’inizio la nostra è stata una campagna elettorale improntata alla massima trasparenza e verifica delle condizioni di legalità e moralità delle liste. Difatti, all’atto della sottoscrizione della candidatura, sono state esperite formalità tese a verificare la compatibilità della posizione dei candidati con la ‘Proposta di autoregolamentazione’ della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, approvata nella seduta del 18 febbraio 2010. Nello specifico, il candidato ha sottoscritto in data 26 febbraio 2010 apposita autocertificazione ai sensi del Dpr 445/2000 finalizzata a verificare il rispetto dei criteri dettatati della citata Commissione nella quale ribadiva l’assenza di pendenze giudiziarie o precedenti penali incompatibili con i criteri di legalità individuati dalla Commissione. Alla luce delle determinazione assunte dal candidato Cassandra, il nostro atteggiamento non può essere che quello di augurargli di veder risolto in tempi brevi la vicenda amministrativa che lo ha visto coinvolto”.

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