Lusini raccoglie in piazza i suoi elettori

di Redazione

Biagio LusiniTEVEROLA. Circa un migliaio di persone hanno partecipato domenica sera alla manifestazione indetta dalla lista ‘Progetto Civico Teverola Città’.

In una via Cavour gremita, sono stati presentati ufficialmente ai cittadini i candidati al Consiglio comunale ed il candidato sindaco Biagio Lusini. Nel suo intervento Lusini ha inizialmente risposto in maniera pacata, ma decisa, ai due volantini, uno dei quali anonimo, apparsi in mattinata, per poi affrontare i temi del programma elettorale.

“I cittadini sanno discernere e decidere, – ha affermato il candidato sindaco – sono più intelligenti di noi, migliori dei propri amministratori. Lo hanno dimostrato con la partecipazione al non voto. Nella lista del mio avversario Melillo ci sono persone che sono state con noi per dieci, alcune per quindici anni. Dicono di essere stati all’oscuro di tutto, di non essere stati mai informati sulle scelte del sindaco. Adesso si scoprono ambientalisti e sono contro la centrale a biomasse. Queste cose passano per l’ufficio tecnico e la gente sa chi era l’assessore al ramo a quel tempo. Come fanno a dire che non sapevano? Si parla della centrale a biomasse, ma stranamente non si parla più della centrale termoelettrica, sicuramente più dannosa. Devo pensare allora che non vogliono bene ai loro figli, perché i loro figli lavorano lì dentro. Sanno solo denigrare. A poche settimane dal voto i cittadini non conoscono ancora il loro programma per i prossimi cinque anni. I nostri punti di forza sono la metropolitana, che siamo riusciti a portare a Teverola con ben tre fermate, il recupero dell’ex mulino Chirico, grazie ad un finanziamento di cinque milioni di euro, un parco pubblico di 16.000 metri quadri nel rione Casaluce e la piscina comunale. In quest’ultimo caso ascolteremo i cittadini del rione Carinaro, che hanno dei suggerimenti da darci. I programmi sono tutti belli e facili da scrivere, – ha concluso Lusini – ma la differenza fra noi e gli altri e che noi abbiamo dimostrato in quindici anni di realizzare ciò che c’è scritto, prendendoci anche le responsabilità se qualcosa non è andata per il verso giusto, non dicendo mai io non c’ero, io non sapevo”.

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