Champions, “rinvincita” di Mourinho: Inter accede ai quarti

di Redazione

 La squadra di Mourinho riesce a battere per 0-1 il Chelsea in terra inglese ed a portare a casa una vittoria del tutto meritata per quello dimostrato in campo.

Sa tanto di rivincita il passaggio ai quarti di finale della Champions League e non solo perché molti ipotizzavano una possibile debacle vista la difficile trasferta in terra inglese ma anche e soprattutto una rivincita di Mourinho nei confronti di quel presidente, Abramovic, che gli disse di andare via nel 2007. I nerazzurri passano grazie ad una strepitosa prova corale ma anche a tanto coraggio, il coraggio di Mourinho che malgrado dovesse difendere il vantaggio della partita d’andata, vinta 2-1, ha impostato una partita molto offensiva dove a sostegno dei tre attaccanti Eto’o, Milito e Pandev c’era Snejeder, particolarmente ispirato. Il tecnico portoghese ha avuto ragione su tutto e tutti sia grazie ad uno schema, il 4-2-1-3 in realtà, che aveva fallito nella recente uscita di Catania sia grazie ad una partita di totale sacrificio da parte dell’intera squadra ed in particolare proprio degli attaccanti che anziché rimanere isolati in avanti hanno dato un netto aiuto alla difesa come nel caso di Milito e Pandev che ripiegavano ogni volta il Chelsea attaccava.

Nemmeno Drogba, autore di 8 goal nelle precedenti 7 partite, è riuscito a superare il monumentale Lucio, autore ancora una volta di una prova difensiva straripante. Prima di entrare in campo, Mourinho ha chiesto ad Ancelotti se avesse bevuto il suo vino pregiato portoghese ma probabilmente il tecnico italiano la terrà esposta nella sua vetrina del salotto, a meno che non riesca a recuperare il Manchester in campionato, almeno fino all’anno prossimo.

L’approccio dei nerazzurri è stato davvero perfetto, tutte le paure e le possibili preoccupazioni si sono tramutate in una voglia straordinaria di imporre il proprio gioco e di credere nell’impresa. D’altronde l’atteggiamento degli inglesi, più nervosi che pericolosi,era prettamente offensivo, infatti Ancelotti aveva schierato ben tre punte come Maluoda, Drogba ed Anelka per riuscire a siglare quel goal che l’avrebbe portato ai quarti ma più i minuti avanzavano più sembrava evidente per i nerazzurri che una sconfitta non sarebbe stata plausibile.

Gli unici tiri della prima frazione da parte dei Blues sono stati quelli di Ballack, che ha pericolosamente sfiorato il palo alla destra di Julio Cesar e Drogba, il cui tiro è stato murato da Maicon in spaccata,per il resto tanto possesso palla Inter che con Eto’o è stata capace di rendersi pericolosa ma il suo colpo di testa su cross dalla destra di Maicon è stato troppo schiacciato atterra e la palla è finita alta. Proprio dalla destra l’Inter creava le maggiori difficoltà con un Maicon che aveva a disposizione intere praterie lasciategli da Ivanovic non proprio all’altezza della gara di andata.

L’arbitro Starck non è proprio in ottima serata e complice anche il resto della terna arbitrale, segnalare un fuori gioco inesistente a Milito che si sarebbe trovato a tu per tu con il portiere mentre il Chelsea può lamentare una trattenuta a Ivanovic da parte di Thiago Motta e un fallo dubbio su Lampard. Verso la fine del tempo il Chelsea ha tenuto più palla mettendo sotto assedio l’area avversaria ma tutti i tentativi sono stati murati dalla difesa nerazzurra. La seconda frazione era ancora di marca del Chelsea che metteva in difficoltà l’Inter nei primi 10 minuti ma è riuscita a tirare in porta solo una volta con Malouda che dal vertice alto sinistro dell’area di rigore aveva provato a battere Julio Cesar sul primo palo ma il portiere aveva deviato in angolo. L’Inter riesce a prendere le misure e inizia a cullare il sogno di poter battere gli inglesi in casa.

Prima Pandev, lanciato da uno stupendo tacco di Snejeder, si intrufola tra i difensori ma è chiuso al momento del tiro, poi Milito, sempre innescato dall’olandese, arriva a tu per tu con il portiere ma incrocia troppo il suo destro, alla terza occasione Eto’o non sbaglia: è ancora Snijder a lanciarlo, il Camerunense brucia Terry e batte Turnbull, siamo al 78’. Il goal è di grandissima difficoltà, l’attaccante africano batte il portiere sul palo che copre con un perfetto tocco di esterno destro che si spegne sotto il palo. Il Chelsea è colpito nell’orgoglio ed Ancelotti inserisce Joe Cole al posto di Malouda, un cambio sbagliatissimo che non consente ai Blues di dare la giusta carica offensiva.

Così saltano i nervi a Drogba che pesta “indisturbato”il piede di Thiago Motta,l’arbitro vede il fallo e presenta all’ivoriano un rosso diretto. Si dice che gli inglesi sono “l’esempio del fair play” e poi vedi che Drogba, per il secondo anno consecutivo dopo la rissa contro il Barcellona dell’anno scorso, si rende protagonista di atti davvero villani e che fanno solo male al calcio. Il termine della partita è un delirio per i tifosi nerazzurri che dopo tanti anni riescono ad avanzare in Champions.Le uniche pecche sono le ammonizioni rimediate da Thiago Motta e Lucio che salteranno il quarto d’andata.

Le possibili avversarie molto difficili da battere che si potrebbero presentare sono Manchester e quasi sicuramente il Barcellona, stasera impegnato contro lo Stoccarda, mentre le altre sono tutte abbordabili come nel caso di: Cska Mosca, che a sorpresa ha eliminato il Siviglia, l’Arsenal di Fabregas, il Lione che ha eliminato il Real dei Galacticos di Perez, Bayern Monaco,che ha eliminato la Fiorentina, e una tra Bordeaux e Olympiacos.

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