Agca: “Emanuela Orlandi è viva”

di Redazione

Emanuela OrlandiROMA. Ali Agca, l’uomo che sparò a papa Giovanni Paolo II nel 1981, uscito dal carcere in Turchia nei giorni scorsi, in un’intervista rilasciata a Repubblica dice che Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana scomparsa misteriosamente nel 1983, è viva.

“Emanuela Orlandi è viva, e sta bene. E’ stata rapita. Sul suo caso l’Italia non deve credere alle rivelazioni della Banda della Magliana”. Ma da chi sarebbe stata rapita? Alla domanda, il turco dice di non poter rivelare nessun nome, si limita a parlare di “un’organizzazione potente” che avrebbe agito per “ottenere la mia liberazione e nessun altro motivo”. “Fin dal giorno del rapimento Emanuela viene trattata umanamente e adesso sta bene, ma subisce limitazione del contatto esterno”, poi rivela. E dice di “sperare di portare Emanuela in Vaticano proprio in questo anno”.

Parole da molti ritenute farneticanti, anche perché Agca non è nuovo a certe uscite: appenatornato in libertàha detto di essere il “Cristo” e ha parlato della fine del mondo.

Tuttavia, la madre di Emanuela dice: “Da 26 anni continuiamo a sperare di rivedere Emanuela. Se lui volesse incontrarci io sarei disponibilissima, certamente. E mi limiterei a chiedergli di dire finalmente la verità. Ne ha dette tante di bugie”. Agca sostiene che la Banda della Magliana non c’entrerebbe niente con il rapimento della giovane. “Stando in Vaticano – ragiona la signora Maria – io nemmeno conoscevo questa banda. Poi sono arrivate rivelazioni di una cattiveria inaudita secondo le quali mia figlia sarebbe stata uccisa per mano loro. A questo punto mi auguro che qualcosa di buono possa uscire anche dall’attentatore del Papa. Un pò di coscienza, dopo tanti anni, ci vorrebbe”.

Anche Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, vorrebbe incontrare l’ex terrorista al più presto: “So che sarà difficile, ma questo incontro ce lo deve. Anche per mio padre, al quale nel 1998 disse di essere sicuro che Emanuela stava bene. All’epoca promise che avrebbe fatto di tutto per aiutarci”. “Sarà un pazzo – aggiunge Orlandi – ma per la nostra famiglia ogni parola, ogni elemento sono degni di considerazione. Ha sempre fatto dichiarazioni senza prove su Emanuela. Ma io spero sempre”.

Di parere contrario la sorella Natalina Orlandi, da anni una delle responsabili dell’associazione Penelope, che si occupa di persone scomparse. “Alì Agca non è credibile. – afferma – La disponibilità ad incontrare una persona che dice di essere la reincarnazione di Gesù non ci può essere da parte nostra. Ritengo che se lui ha qualcosa da comunicare rispetto alla scomparsa di mia sorella sia suo dovere dirlo e farlo verificare dalle autorità competenti. Ma di nostra spontanea volontà non andremo a chiedere un incontro”.

Intanto, la procura di Roma precisa che “non è intenzionata a sentire” Agca sul caso Orlandi.In ambiti giudiziari si sottolinea come, “allo stato degli atti”, non si ritenga utile interrogatore l’ex terrorista. Una scelta, comunque, che, ovviamente, si afferma a piazzale Clodio, non vuole assolutamente precludere le determinazioni della famiglia Orlandi nel caso voglia incontrarsi con Agca.

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