Berlusconi lascia ospedale: “Se cambiano toni, il mio dolore non sara’ inutile”

di Redazione

Berlusconi fasciatoMILANO. Il premier Silvio Berlusconi ha lasciato l’ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato domenica sera a seguito dell’aggressione subita in piazza Duomo.

Erano le 11.50: nessuna dichiarazione alla stampa,il presidente del Consiglio è uscito in auto, insieme alla scorta, limitandosi a salutare dal finestrino giornalisti, fotografi e quanti lo attendevano.

Sul volto evidenti fasciature all’altezza del naso e della guancia. Il corteo presidenziale si è diretto alla residenza di Arcore, dove è stato collocato uno striscione bianco: “Bentornato a casa”.

“SE CAMBIANO TONI DELLA POLITICA, IL MIO DOLORE NON SARA’ INUTILE”. Dopo qualche ora Palazzo Chigi ha diffuso una nota con le dichiarazioni del premier: “Mi rimarranno due cose come ricordo di questi giorni: l’odio di pochi e l’amore di tanti, tantissimi, italiani. Agli uni e agli altri faccio la stessa promessa: andremo avanti con più forza e più determinazione di prima sulla strada della libertà. Lo dobbiamo al nostro popolo, lo dobbiamo alla nostra democrazia, nella quale non prevarranno nè la violenza delle pietre, nè quella peggiore delle parole. In questi giorni ho sentito vicini anche alcuni leader politici dell’opposizione. Se da quello che è successoderiverà una maggiore consapevolezza della necessità di un linguaggio più pacato e più onesto nella politica italiana, allora questo dolore non sarà stato inutile. Alcuni esponenti dell’opposizione sembrano averlo capito: se sapranno davvero prendere le distanze in modo onesto dai pochi fomentatori di violenza, allora potrà finalmente aprirsi una nuova stagione di dialogo. In ogni caso noi andremo avanti sulla strada delle riforme che gli italiani ci chiedono”.

DIMISSIONI POSTICIPATE. Le dimissioni dall’ospedale erano previste per mercoledì pomeriggio ma il primario di anestesia e rianimazione cardiochirurgica, Alberto Zangrillo,aveva deciso di prolungarela degenzaa causa del”perdurare della sintomatologia dolorosa, dal riacutizzarsi della cervicalgia, dall’edema al volto e da una residua difficoltà nell’alimentazione spontanea”.

GIOVANE VOLEVA INTRODURSI IN CLINICA. Nella notte di martedì gli uomini della scorta del premier e dalle forze dell’ordine avevano bloccato un giovane di 26 anni, che aveva provato ad aggirare i controlli dell’ospedale San Raffaele e raggiungere il settimo piano doveera ricoverato il Cavaliere. “Volevo solo parlargli”, ha detto il giovane, nella cui autovettura, parcheggiata nell’area di sosta sotterranea dell’ospedale, sono stati trovati coltelli e mazze da hockey.

TARTAGLIA RESTA IN CARCERE. Intanto, per Massimo Tartaglia, il 42enne che ha scagliato la statuetta del Duomo sul volto del premier,è stataconvalidata la custodia cautelare in carcere,con la presenza di un agente fisso davanti alla cella. La procura di Milano sta esaminando la possibilità di richiedere una consulenza medica psichiatrica sull’uomo.

L’AGGRESSORE ERA DA SOLO. Mercoledìgli investigatori hanno sentito il coordinatore dei giovani del Pdl, Andrea Di Sorte, che ha raccontato in un’intervista di aver avuto la sensazione che qualcuno stesse passando un oggetto a Tartaglia prima dell’aggressione.Tuttavia, Di Sorte avrebbe confermato che si è trattato soltanto di una sua sensazione. Infatti, le immagini video ricavate dalle telecamere di piazza Duomo e acquisite agli atti dell’inchiesta, documenterebbero che Tartaglia era da solo.

BERLUSCONI ATTESO IN CLINICA SVIZZERA. Il quotidiano svizzero “Le Matin” svela che Berlusconi intenderebbe recarsi nei prossimi giorni in una clinica svizzera, la “Ars Medica” in Ticino, per “cancellare ogni traccia dell’aggressione” subita al volto. “Il primo ministro italiano deve arrivare alla clinica privata Ars Medica da noi a Gravesano”, afferma Carlo Zoppi, sindaco del comune ticinese di 1.200 abitanti, citato dal quotidiano. L’informazione, scrive, non è ancora ufficiale, ma affidabile e Berlusconi “deve arrivare nei prossimi giorni”, secondo Zoppi. Il quotidiano ricorda che il premier italiano già conosce la famosa clinica del Luganese,dove afine 2003 si era sottoposto ad alcuni interventi di chirurgia estetica.

uscita ospedale San Raffaele

rientro ad Arcore

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