Obama accetta Nobel: “La guerra necessaria per la pace”

di Angela Oliva

Barack ObamaOSLO (Norvegia). Il presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama ha accettato ufficialmente il premio Nobel per la Pace 2009.

“La guerra è nata con la storia dell’uomo. – ha esordito Obama nel suo intervento – E’ giustificata solo se come ultima spiaggia, per autodifesa, se la forza impiegata è proporzionale e se laddove è possibile vengono risparmiati i civili. Per gran parte della storia il concerto di ‘guerra giusto’ non è stato osservato. Sono il comandante in capo di una nazione e di un esercito che si trova nel bel mezzo di due guerre – ha detto Obama -. Una è alla fine l’altro è un conflitto che l’America non ha cercato e che coinvolge 42 nazioni. Comunque ,siamo in guerra e o sono responsabile del dispiegamento di giovani americani dispiegati in terra straniera. Alcuni uccideranno, altri saranno uccisi. Vengo consapevole del rapporto difficile tra guerra e pace ma per sottolineare l’obiettivo di sostituire l’una all’altra”.

Il presidente americano nel suo discorso per la consegna del premio Nobel per la Pace ha citato sia Martin Luther King che John Fitzgerald Kennedy i quali hanno sempre lottato per la pace mondiale come lui stesso ha sempre sostenuto attraverso una grande evoluzione mondiale che debba essere raggiunta attraverso il rafforzamento della Nato: “Gli strumenti della guerra hanno un ruolo nel difendere la pace, ma la guerra in sé non è mai gloriosa e non dobbiamo mai considerarla tale. La sfida è quella di conciliare due aspetti a volte inconciliabili: che la guerra a volte è necessaria perché fa parte dei fallimenti dell’uomo. Servirebbe un’evoluzione graduale delle istituzioni umane e il rispetto rigoroso degli standard internazionali, ma l’America non può agire da sola perché l’America da sola non può garantire la pace”.

Sono stati in molti a giudicare negativamente la scelta di Obama come premio Nobel per la Pace 2009 a causa

dell’impegno militare dei soldati americani sia in Iraq che in Afghanistan, come aveva sottolineato anche dal presidente cubano Fidel Castro: “Perché Obama ha accettato il premio Nobel quando invece ha deciso di portare le guerrra in Afghanistan fino al limite estremo? Non era obbligato a compiere un gesto così cinico”. E rintronando su questa questione Obama, durante il suo discorso, ha affermato che ci sono stati anche altri candidati più meritevoli che avrebbero meritato più di lui il premio Nobel per la Pace, ma a tali dichiarazioni ha replicato il premier norvegese Jens Stoltenberg che ha affermato: “Non ho dubbi sull’esistenza di altri candidati che avrebbero potuto essere più meritevoli. Non posso pensare a nessuna altra persona che abbia fatto così tanto per la causa della pace nel corso dell’ultimo anno come il presidente Obama”.

Certo è che sembra che la consegna del premio Nobel per la Pace 2009 non abbia giovata alla popolarità del presidente americano che starebbe perdendo consensi tra il popolo americano. Solo il 26% dei suoi concittadini pensano che il premio sia meritato, pochi se si considera che almeno l’8% sono repubblicani, mentre la stragrande maggioranza degli americani pensa che la decisione del comitato per il Nobel sia sbagliata.

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