L’Iran minaccia Londra. Arrestata sorella del Nobel Shirin Ebadi

di Redazione

Shirin EbadiTEHERAN. Il governo iraniano ora attacca i Paesi esteri che stanno criticando la repressione attuata contro gli oppositori.

Manuchehr Mottaki, ministro degli Esteri di Teheran, se la prende in particolare con la Gran Bretagna, minacciandola di sferrargli “un pugno in bocca” se non cesserà di parlare contro il governo di Ahmadinejad. L’ambasciatore del Regno Unito a Teheran, convocato dal governo iraniano, annuncia che risponderà “con forza” a ogni critica e insisterà sul fatto che l’Iran deve rispettare i diritti umani.

Lunedì il ministro degli Esteri britannico, David Miliband, ha definito molto preoccupante la “mancanza di autocontrollo” mostrata dalle forzedi sicurezzairaniane negli incidenti avvenuti nel giorno dell’Ashura, con un bilancio di almeno otto morti e decine di feriti. Ma anche diversi altri Paesi europei hanno espresso la stessa posizione. “Le dichiarazioni di certe autorità straniere – ha affermato Mottaki – mostrano le cose vergognose che hanno fatto. Finora non abbiamo reso pubblici i loro dossier, su cosa hanno fatto e quando. Ma fortunatamente i popoli ne sono a conoscenza, e la faccenda è chiara”. Dall’inizio delle proteste di piazza seguite alle elezioni presidenziali del 12 giugno, Mottaki ha affermato che il tutto era conseguenza di un complotto di Londra. Nessuna parola, invece, contro l’amministrazione americana, nonostante la presa di posizione di Obama che dalle Hawaii lunedì sera ha criticato il governo di Teheran.

Intanto, l’ex presidente del Parlamento, Mehdi Karroubi, è agli arresti domiciliari. Arrestato anche Shahpour Kazemi,cognato dell’altro leader riformista Mir-Hossein Mousavi. Kazemi era già stato arrestato dopo le elezioni presidenziali di giugno con l’accusa di aver attentato alla sicurezza nazionale e pianificato una rivoluzione per sovvertire la Repubblica islamica. Era stato rilasciato il 26 novembre su cauzione.

A finire in carcere, inoltre, diversi giornalisti che, secondo il governo, avrebbero”agito illegalmente”: Mohammad Javad Saberi, Badrosadat Mofidi, capo dell’Associazione dei giornalisti iraniani, Nasrin Vaziri dell’agenzia Ilna, e Keyvan Mehregan del quotidiano riformista Etemad.Teheran accusa i media occidentali di aver distorto le notizie per causare un rovesciamento del governo di Ahmadinejad.

Ancheil premio Nobel per la pace Shirin Ebadi, che ricevette il premio nel 2003, ha reso noto che sua sorella è stata fermata dai servizi segreti iraniani, precisando che tre uomini e una donna si sono presentati lunedì sera presso la sua abitazione a Teheran. Dopo una perquisizione dell’edificio, hanno prelevato la 47enne docente di medicina Nushin Ebadi e sequestrato il suo computer. “L’hanno arrestata per costringermi a mettere fine al mio lavoro”, ha detto Shirin Ebadi, avvocatessa e attivista per i diritti umani. “Non ha fatto nulla di male, non è coinvolta nelle mie attività per i diritti umani e non ha mai partecipato ad alcuna protesta”, ha aggiunto. Il premio Nobel riferisce che due mesi fa la sorella era stata convocata dagli apparati di sicurezza. “Le fu detto che doveva convincermi a cessare le mie attività in difesa dei diritti umani, altrimenti sarebbe stata arrestata”.

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