AVERSA. La polizia ha sequestrato beni per un valore di sei milioni di euro a Vincenzo Vitale, 41 anni, di Grumo Nevano (Napoli).
Luomo, attualmente in carcere, è ritenuto la mente imprenditoriale del clan Cennamo, capeggiato da Antonio Cennamo (detto Tanuccio o malommo), potente organizzazione operante nei comuni di Frattamaggiore, Frattaminore, Cardito e Crispano, attiva prevalentemente nel settore delle estorsioni a operatori commerciali e imprenditori.
Gli agenti della questura di Napoli hanno eseguito i provvedimenti di sequestro nel periodo tra marzo e novembre di questanno, in collaborazione con i commissariati di Aversa e Frattamaggiore. Si tratta di beni interamente intestati a prestanome.
Sequestrati una lussuosa villetta a SantArpino, quote societarie di aziende alimentari nellaversano, beni aziendali, il lussuoso ristorante-pizzeria Pink House a Frattamaggiore, il bar-pasticceria Pink House ad Aversa (Caserta), in viale Kennedy, appena inaugurato, due auto e numerosi rapporti bancari.
Il clan aveva costretto, con minacce anche di morte, un commerciante a cedere gratuitamente il ristorante Luxor Club, in via Biancardi, a Frattamaggiore, proprio a Vitale che ne ha poi cambiato la denominazione nellattuale Pink House, sottoposto a sequestro.