Berlusconi: “Il Pd deve cambiare registro”

di Redazione

Silvio Berlusconi ROMA.Per Silvio Berlusconi il Pd “deve cambiare registro”, nel senso di “avviare una discussione seria” sul tema della riforma della giustizia.

“Per dialogare è necessario essere in due – afferma il presidente del Consiglio – e soprattutto avere rispetto dell’avversario, non insultarlo e demonizzarlo come il Pd di Franceschini e di Veltroni ha fatto ogni giorno, e spesso più volte al giorno, contro la mia persona. Se Bersani deciderà di cambiare registro e di concorrere alle riforme importanti per il futuro dell’Italia, il più contento sarò io”. Sul rapporto con Fini e Bossi: “Un ‘governo del presidente’? Lo escludo nel modo più assoluto. Se mai dovesse verificarsi un cambiamento di maggioranza, ma è un’ipotesi che non esiste, ci tengo a dirlo chiaro, sarebbe inevitabile il ricorso ad elezioni anticipate”.

Sullaconcessione della presidenza di due Regioni del Nord alla Lega, che rischierebbe di ridimensionare il peso nazionale del Pdl, Berlusconi commenta: “La questione è oggi ancora sul tavolo ma se ciò dovesse accadere certamente no. L’alleanza con la Lega è davvero solida. Non c’è nessun problema nell’individuazione dei candidati alle elezioni regionali anche perché presenteremo in ogni regione del Nord un ticket che indicherà un presidente del Pdl e un vice della Lega e viceversa. Nessun pericolo di sganciamento leghista, dunque. Tra me e Umberto Bossi c’è un patto ormai consolidato fondato anche sull’amicizia e sull’affetto”.

Mentre sul tema alleanze, il premier apre a Casini ritenendo che la collocazione dell’Udc non può che essere nel centrodestra: “L’Udc è con noi nel Partito del Popolo Europeo, che è la grande famiglia della libertà e della democrazia in Europa. Negli altri paesi dell’Unione i partiti popolari non si alleano con la sinistra, non sono disponibili ad allearsi con una parte o con l’altra. Questo non è casuale. È la conseguenza del fatto che i nostri valori, i nostri programmi, la nostra economia sociale di mercato, sono concezioni alternative a quelle della sinistra. Questo avviene persino in Paesi nei quali esiste una sinistra socialdemocratica e riformista vera, a differenza di quella con cui abbiamo a che fare in Italia che ha cambiato più volte nome, dal Partito Comunista al Partito Democratico, ma non ha mai rinnegato le sue radici e non ha mai, sostanzialmente, cambiato la sua politica e il suo modo di condurre la lotta politica. Dunque, la collocazione strategica dell’Udc non può che essere nel centro destra, e noi attendiamo fiduciosi che questo avvenga”.

Berlusconi poi afferma di non voler rinunciare alle azioni contro La Repubblica e L’Unità. “Ho il dovere di tutelare non la mia persona, ma l’istituzione che rappresento – dice il premier – e che mi è stata assegnata dal voto di milioni di italiani. Insultando me si insultano tutti loro, si insulta il loro voto, la loro volontà, la loro dignità. E non ho sporto querela. Mi sono rivolto, in modo direi quasi disarmato, ai giudici civili destinando da subito l’eventuale risarcimento del danno all’Istituto San Raffaele di Milano”.

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