“Sulle tracce” della vendita dei terreni Peep

di Antonio Taglialatela

Piazza MunicipioGRICIGNANO. Tra gli argomenti che hanno acceso il dibattito durante l’ultima seduta consiliare, oltre al “campus” di socializzazione tra comunità locale e americana, troviamo la vendita della nuda proprietà dei terreni Peep, situati nei pressi della Us Navy.

Vendita, a favore del “Consorzio per Gricignano”, che fu deliberata dal Consiglio un anno fa, il 4 novembre 2008, e della quale, poi, si sono perse le tracce.

Ma per meglio comprendere la vicenda bisogna risalire almeno al 16 ottobre 2008, quando il sindaco Andrea Lettieri si dimetteva dalla carica, al culmine di una crisi politica apertasi in seno alla maggioranza consiliare. Crisi determinata dalle nette divergenze all’interno della coalizione proprio in merito alla vendita della nuda proprietà dei terreni Peep. Due i fronti che si creavano: da un lato il “gruppo del sindaco” (Pd-Udc-indipendenti) che voleva approvare al più presto la delibera consiliare, dall’altro quello formato dai tre consiglieri Giuseppe Barbato, Andrea D’Angelo e Luigi Diretto, che entro sei mesi sarebbero poi passati tra le fila dell’opposizione, dove attualmente militano. Proprio i tre chiedevano un parere tecnico-legale prima dell’approvazione definitiva. Perché vendere un “pezzo di paese”? Per evitare il dissesto finanziario dell’Ente, questa la motivazione di Lettieri e di larga parte della maggioranza. Una situazione economico-finanziaria “pericolosa” derivata, come spiegava l’assessore al ramo Giacomo Di Ronza, dal debito di 1 milione e 644mila euro, riguardante lo sforamento del Patto di Stabilità e gli arretrati con l’Acquacampania, relativamente alle acque di depurazione.

Dopo circa un mese di incontri, “ufficiali” e “ufficiosi”, durante i quali si era ipotizzata la fine dell’amministrazione in carica, arrivava la svolta. Dall’opposizione entravano in maggioranza ben tre consiglieri: aderivano al Pd Carmine Froncillo e Antonio Guida (che nel frattempo aveva surrogato il dimissionario capogruppo della minoranza Carmine Della Gatta) mentre il gruppo Udc si rinfoltiva con Giuseppe Iuliano. Barbato, D’Angelo e Diretto, da parte loro, ottenuta e accettata la relazione tecnica richiesta, davano il placet per l’approvazione del provvedimento, che avveniva nella seduta consiliare del 4 novembre, in cui Lettieri ritirava le dimissioni.

La valutazione dei terreni Peep era di 44 euro al metro quadro che, calcolati per 530mila metri quadri oggetto di vendita, facevano circa 23,3 milioni di euro. Con questa somma era possibile estinguere il debito di 1 milione e 644mila euro, evitare quindi il dissesto, nonché estinguere di alcuni mutui, ridurre qualche tributo (come la Tarsu) e utilizzare la restante, e consistente, parte nell’ambito di un programma di opere e iniziative da stilare.

Gricignano è da allora diventata “milionaria”? Assolutamente no, da allora, almeno stando alle voci circolate,il “Consorzio per Gricignano” non si è fatto avanti per sborsare la rilevante cifra, poiché ritenenuta esosa, nonostante siano tariffe regolate dalla normativa. I termini per le offerte scadevanoil 31 gennaio successivo. Dopo questa data l’amministrazione avrebbe dovuto revocare la delibera (ed eventualmente riproporla) ma ciò non è avvenuto. Ecco che gli stessi tre consiglieri oggi all’opposizione durante la seduta di sabato scorso hanno chiesto lumi alla maggioranza. “Abbiamo soltanto ricevuto risposte evasive. – racconta il capogruppo Giuseppe Barbato – Il problema è che quella delibera deve essere revocata, poiché i termini sono scaduti da un pezzo. Noi, come l’anno scorso, siamo ancora d’accordo sulla vendita della nuda proprietà, ma vogliamo chiarezza”.

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