Strisce blu, “Question Time” il 26 novembre

di Antonio Arduino

Raffaele Santulli AVERSA. Strisce blu, la parola adesso passa ai cittadini. Per Lello Santulli, il papà del Question Time aversano, dopo la schermaglia politica effettuata venerdì in aula consiliare che ha partorito il classico topolino, sotto forma di commissione ad hoc, è ora di sentire anche i cittadini.

Dal titolo del manifesto-invito affisso in queste ore sui muri di Aversa che recita “Strisce blu attendendo il Question Time contro “Consiglio Comunale” dei cittadini” l’incontro sembra annunciarsi come uno scontro tra cittadini e istituzione municipale.

Il ring sarà l’aula magna del liceo classico “Domenico Cirillo” di via Corcioni dove, alle ore 16 di domani, giovedì 26 novembre, Santulli darà la parola agli aversani sul tema “strisce blu” che sta diventando sempre più scottante dopo l’entrata in azione dei carro attrezzi che portano via le autovetture lasciate in sosta persino nelle strisce gialle riservate ai residenti.

Partecipante d’eccezione all’incontro-scontro sarà Giuseppe Oliva, promotore del comitato anti strisce blu e recordman in fatto di ricorsi contro le minimulte emesse dagli ausiliari del traffico e le multe per divieto di sosta con oltre una ventina di ricorsi vinti, non solo ad Aversa, in circa due anni, La tesi portata avanti da Oliva è che la distribuzione degli stalli di sosta non rispetterebbe le norme del codice della strada e che gli ausiliari non avrebbero titolo ad emettere le minimulte che, tra l’altro, farebbero riferimento a violazioni del codice della strada non rispondenti agli articoli dello stesso. Punti, fino ad oggi, non chiariti dalle autorità comunali alle quali Oliva ha indirizzato una lettera recante una serie di quesiti anche relativi alla validità di alcune scelte operative del servizio previste dal capitolato d’appalto.

Domani, forse, le risposte potrebbero arrivare. Comunque sembra certa un grossa partecipazione popolare all’incontro perché la questione parcheggi starebbe creando difficoltà anche agli operatori commerciali che lamenterebbero l’ennesimo calo di vendite proprio a causa di quella che ormai viene chiamata la “striscia selvaggia”.

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