Termovalorizzatore, proposte di Magliulo per impatto ambientale

di Redazione

Vincenzo Magliulo SAN FELICE A CANCELLO. L’ingegner Vincenzo Magliulo interviene sull’utilizzo di energie alternative.

“E’ con entusiasmo che apprendo l’interessamento dell’amministrazione comunale di San Felice a Cancello circa il potenziale impatto che avrà, a regime, il Termovalorizzatore di Acerra sul nostro territorio. Noto con rammarico però che l’unico sforzo finora fatto, stando a quanto ho avuto modo di apprendere a mezzo stampa, riguardi solo l’installazione di un dispositivo per il monitoraggio delle emissioni nocive, l’istituzione di un osservatorio e di un centro oncologico.

E’ triste pensare che chi è delegato a rappresentarci non riesca a trovare altre soluzioni che attenuino l’impatto negativo sulla qualità dell’aria derivante sia dal funzionamento del Termovalorizzatore, ma anche dal noto fenomeno dell’inquinamento radioattivo che caratterizza il nostro territorio. Invece di pensare ad installare centraline per il monitoraggio o posti di ricovero per i futuri malati, che aumenteranno esponenzialmente, si potrebbe pensare a come contribuire alla riduzione delle sostanze inquinanti in atmosfera.

Una risposta semplice, rapida ed economicamente praticabile è data dalla realizzazione di impianti che producano energia pulita, cosicché si potrebbero compensare le nuove emissioni nocive emesse dal termovalorizzatore con quelle risparmiate attraverso l’utilizzo di energia pulita.

Per mia vocazione, reputo tra le diverse fonti alternative di energia quella solare come l’unica che possa realmente accompagnarci alla vera transizione energetica dal fossile all’energia pulita. Mi preme sottolineare che oggi il comparto solare è tra i settori dell’economia che più di altri sta tamponando la caduta verticale del prodotto interno lordo nazionale.

Il giro d’affari è di 2 miliardi di euro all’anno con un indotto molto virtuoso e con ricadute occupazionali di gran rispetto. Oltre a pensare all’installazione di piccoli impianti per la generazione di energia pulita su tutti gli immobili di proprietà del Comune, per l’autoproduzione almeno degli edifici pubblici stessi si potrebbe pensare alla creazione di una o più centrali fotovoltaiche che producano energia pulita e la immettano nella rete elettrica Enel per la vendita ai centri di consumo.

Mi permetto di suggerire ai nostri amministratori, che anche in prospettiva della realizzazione della futura area industriale di San Felice a Cancello sarebbe utile prevedere la costruzione di una o più centrali per la fornitura di energie alle imprese del distretto in maniera da attenuare anche l’impatto che queste produrranno sul territorio.

A tal fine mi permetto di osservare che la zona industriale non deve essere concepita solo come un agglomerato costituito da capannoni e macchinari bensì come un’area capace di generare produttività, redditività ed occupazione, il tutto nella salvaguardia della salute pubblica”.

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