Berlusconi: “Se mi condannano non mi dimetto”

di Redazione

Silvio Berlusconi ROMA. In una dichiarazione contenuta in Donne di cuori, il libro di Bruno Vespa di prossima uscita,il premier Silvio Berlusconifa riferimento ad alcuni processi in corso a suo carico.

“Ho ancora fiducia nell’esistenza di magistrati seri che pronunciano sentenze serie, basate sui fatti. Se ci fosse una condanna in processi come questi, saremmo di fronte a un tale sovvertimento della verità che a maggior ragione sentirei il dovere di resistere al mio posto per difendere la democrazia e lo stato di diritto”.

“È una sentenza che certo sarà annullata dalla Corte di Cassazione”, dice ancora Berlusconi rispondento a Vespa che gli ricorda che l’avvocato Mills è stato condannato anche in appello. E quanto alla campagna internazionale che si è scatenata su di lui, il leader del Pdl se la prende con Repubblica e L’Espresso, da cui secondo Berlusconi sarebbe partito tutto. “E su sollecitazioni di questo gruppo – sottolinea il presidente del Consiglio – si è estesa ai giornali e ai giornalisti ‘amici’. Per gettare fango su di me ha finito col gettare fango sul nostro Paese e sulla nostra democrazia”.

Berlusconi ricorda poi che “da mesi negli Usa è polemica ferocissima tra Fox News, una rete televisiva del gruppo Murdoch, e il presidente Obama. Non mi pare che ne derivi un problema grave per gli Stati Uniti”. Quanto all’ipotesi che le posizioni critiche assunte dal Times, quotidiano britannico del gruppo Murdoch, nei confronti del premier italiano siano conseguenza degli scontri di natura commerciale tra Mediaset e Sky, “la coincidenza – evidenzia Berlusconi – fa riflettere, ma sono cose che io non farei mai, e quindi sono portato a credere che non le facciano neppure gli altri”.

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