Il “pensiero ciaramelliano” resta rivolto alla Presidenza della Provincia

di Nicola Rosselli

Mimmo CiaramellaAVERSA. “Sono un uomo di partito e, come tale, non posso non essere pronto quando il partito mi chiede la disponibilità”.

Mimmo Ciaramella, sindaco di Aversa, non ha velleità particolari (se non quella, aggiungiamo noi, di presidente dell’amministrazione provinciale di Caserta) e, tutto sommato, gli andrebbero bene anche i prossimi due anni e mezzo da sindaco di Aversa. Ma le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale della Campania sono lì, una tentazione forte, ma che il “Mimmo cittadino” fa capire di non gradire tanto. Ci sono altre pietanze che lo tentano, appunto. Ma dai vertici sarebbe venuta una richiesta di disponibilità per la candidatura a consigliere regionale. Come suo solito, Ciaramella ha dichiarato di essere pronto. Non per screzio contro il consigliere regionale Pdl uscente dell’agro aversano Giuseppe Sagliocco, ma solo per fare il “bravo scolaro”, in attesa di qualcosa di più appetitoso.

Un “si” che al sindaco non costa più di tanto tenuto conto che, quasi certamente, per lui non ci sarà comunque posto in lista per le regionali. Ed il perché è presto detto. Anzi, è matematico. Tolta la “quota rosa”, per gli uomini ci sono sei posti. Di questi, quattro dovrebbero essere appannaggio dei consiglieri uscenti, tra cui già c’è un rappresentante dell’agro aversano nella persona di Sagliocco. A questo punto, appare quanto meno difficile, se non impossibile, che uno di questi due posti sia assegnato ad un altro candidato proveniente dall’agro aversano. Questo passaggio, però, è legato strettamente alle contemporanee elezioni provinciali. Ciaramella potrebbe imputarsi ed ottenere la candidatura al consiglio regionale se non riuscisse ad ottenere quella alla presidenze della Provincia di Caserta. Insomma, per farla breve, a Sagliocco e ai suoi parlamentari di riferimento potrebbe far comodo premere affinchè il “Mimmo cittadino” andasse a contendersi la poltrona più alta di Corso Trieste. Una sorta di “al nemico che fugge, ponti d’oro”.

Ma in questi ultimi giorni, se, da un lato, si allontana lo spettro di Mimì Zinzi quale candidato di una ipotetica alleanza Pdl-Udc, per quella poltrona casertana si affaccia il viso del senatore di Piedimonte Matese Carlo Sarro. L’avvocato matesino, infatti, sarebbe interessato anch’egli a quella che sembra essere una passeggiata per il centro destra di Terra di Lavoro, considerato lo stato in cui versa il centrosinistra. Ma Sarro è legato a Cosentino e se il sottosegretario alle finanze riuscirà ad ottenere la candidatura per succedere al “governatore” della Campania Antonio Bassolino dovrà lasciare per forza di cose la candidatura casertana a qualche altro.Ed allora chi più di Ciaramella, nel Pdl, quale sindaco del comune più popoloso della provincia tra quelli amministrati dal Pdl, avrà le carte in regola?

Tra l’altro, crediamo sia giunto il momento per far spostare il baricentro dell’interesse del Palazzo di Corso Trieste verso la zona aversana, da sempre bistrattata e dimenticata.

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