De Maio e “Serpico” sannicolesi d’oro

di Redazione

Ciro Di Maio e Franco EvangelistaSAN NICOLA LA STRADA. Ciro De Maio, coordinatore del Nucleo della Protezione Civile di San Nicola la Strada, e Franco Evangelista, vittima del terrorismo, …

…sono i vincitori rispettivamente del Premio “Il Sannicolese d’Oro” e del Premio “Il Sannicolese d’Oro alla Memoria”, la cui cerimonia conclusiva si è tenuta domenica sera nell’auditorium del Ciapi. La serata è stata onorata dalla presenza di quasi tutti i candidati viventi e degli eredi degli scomparsi. I momenti più commoventi ed esaltanti nei ricordi e nelle presentazioni dedicate a tanti protagonisti di ieri e di oggi della storia di San Nicola la Strada.

Ciro De Maio nasce a Napoli il 28 aprile del 1955. Nel suo dna c’è la predisposizione ai rapporti sociali. La sua prima grande passione è stata la radio. Giovanissimo, è entrato in una delle prime emittenti libere italiane, Radio Partenope 102,200 mgz, dove ha condotto programmi divertenti come “I discolacci” o “il Ciro del mondo in 80 dischi”. Notato da Renzo Arbore, ottiene piccole particine in un programma chiamato “L’altra domenica”. Nel 1980, insieme al maestro Dino Buonocore, realizza un piccolo marchietto discografico, “La Interfonia“, che lo porta a discreti successi. Nel 1982 conosce la sua attuale moglie, Olimpia Martorano, lasciail mondo dello spettacolo e vinceun concorso nelle Poste (dove tuttora lavora). Inizia in questa data anche il suo brillante cammino nel mondo del volontariato.

Trasferitosi nel 1984 a San Nicola la Strada, si iscrive in una delle più grandi associazioni di protezione civile della Campania, il “SVG Servizio Volontariato Giovanile di Caserta” e lì, con il grande Roberto Forlani, comprende “quanto sia bello aiutare persone in difficoltà, sentendosi appagato soltanto vedendole felici”.

Dopo anni di esperienza maturati sul campo, su suggerimento del maestro di volontariato Enzo De Lucia, cerca con non poche difficoltà di portare la protezione civile nella città di San Nicola la Strada. Dopo vari tentativi e richieste ai vari sindaci dell’epoca, ci riesce con l’attuale primo cittadino Angelo Pascariello che, dandogli fiducia, lo aiuta a realizzare il suo sogno, il “Nucleo Comunale di Protezione civile di San Nicola la Strada”.

Da allora, centinaia di volontari, sotto la sua guida, si iscrivono nel ruolino comunale e si dedicano ogni giorno alle più svariate forme di solidarietà, dai progetti nelle scuole agli interventi di micro emergenza della città. Tra i più grandi meriti di De Maio, riconosciuti dalle tre giurie che lo hanno votato, il Piano Comunale di Protezione Civile, alla cui redazione egli ha attivamente collaborato ed il cui modello è stato “esportato” anche in altri comuni della provincia.

Franco Evangelista, detto “Serpico”, fu ucciso il 28 Maggio in Piazza Trasimeno a Roma in un agguato compiuto da terroristi dei Nar (Fioravanti, Mambro, e altri….). L’appuntato Franco Evangelista, soprannominato “Serpico”, nato in provincia di Caserta (a San Nicola la Strada) per il suo coraggio,era una leggenda della Questura di Roma. Arruolatosi in Polizia nel 1962 aveva prestato servizio al Reparto a Cavallo, alla Scuola Allievi Sottufficiali di Nettuno, alle Volanti. Esperto di arti marziali, aveva effettuato centinaia di arresti. Nel 1975, durante una colluttazione con due ladri d’appartamento nel Quartiere Salario, venne gettato dal primo piano fratturandosi la colonna vertebrale. Salvatosi miracolosamente già durante la convalescenza, ancora con il busto ortopedico addosso, riuscì a disarmare ed a catturare un rapinatore di banca. L’appuntato Evangelista, insieme ad altri due colleghi del Commissariato Porta Pia, era addetto al servizio di vigilanza di fronte al Liceo Giulio Cesare, una scuola difficile, dove da anni avvenivano scontri tra studenti delle opposte fazioni politiche. Quel mattino, alle 8,10 circa quattro terroristi dei Nar giunsero dinanzi al Liceo. L’obiettivo era quello di disarmare i tre agenti e di schiaffeggiarli, per “ridicolizzare la militarizzazione del territorio”, ma i poliziotti si accorsero della presenza dei terroristi e cercarono di reagire, ma gli aggressori aprirono il fuoco per primi . L’appuntato Evangelista fu colpito da sette pallottole, mentre gli altri due agenti furono gravemente feriti. I terroristi fuggirono con la pistola di uno degli agenti feriti e la radio portatile della pattuglia. Il capo del commando venne ferito ed arrestato nel 1981 a Padova dopo un conflitto a fuoco costato la vita a due carabinieri. Condannato all’ergastolo è libero da alcuni anni. La sua compagna, che partecipò all’assassinio dell’appuntato Evangelista, venne arrestata nel marzo 1982 dopo una sparatoria costata la vita a un giovane passante. Un terzo componente del commando si suicidò nel maggio 1982 per non farsi catturare dalla Polizia. Franco Evangelista morì all’età di 37 anni e lasciò la moglie e due figli».

Così racconta chi lo ha conosciuto (testimonianze di amici e colleghi): «Evangelista aveva in un certo senso inventato la figura del poliziotto di quartiere….Quando i commercianti della sua zona di lavoro sapevano che era di servizio….non chiudevano le porte…lasciavano tutto aperto…..tanto c’era Serpico» «per fermarlo ci sono volute le pallottole» «è una specie di mito, mi parlavano di lui i vecchi maestri».

dal Corriere di San Nicola

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