Tommy, Alessi alla ex compagna: “Ci meritiamo l’ergastolo”

di Redazione

Mario Alessi e Antonella ConservaBOLOGNA. Durante il processo d’Appello per l’omicidio del piccolo Tommaso Onofri, Mario Alessi el’ex compagnaAntonella Conserva si sono scambiati accuse reciproche.

“Ci meritiamo l’ergastolo, non per l’uccisione del bambino, perché su questo mi sento la coscienza a posto, ma per quello che abbiamo fatto”,hadetto Alessi, già condannato all’ergastolo, che ha invitatola Conserva a “gettare la maschera”. “Lei sapeva tutto, dalla A alla Z. È inutile ora mentire. Dì la verità, – ha detto rivolgendosi alla donna – con me la doppia faccia non la puoi fare. Dì la verità, dobbiamo prenderci le nostre responsabilità”. “Signor giudice, vede: non c’è ancora pentimento in questa donna” ha aggiunto ancora. “Questo reato lo abbiamo commesso tu, io e tutti questi mascalzoni che siamo stati. Non nasconderti dietro un dito”.

Il presidente della Corte ha tentato di fare luce sul giuramento che, stando alle dichiarazioni di Alessi, la madre di Conserva gli avrebbe richiesto, ossia di non coinvolgere mai né la compagna, né lei stessa, né il fratello Giancarlo in tutta la vicenda. “Io non so nulla di questo giuramento. Non ho fatto giurare niente a nessuno. E su cosa poi avrei potuto farlo giurare che non conoscevo niente?” ha detto Conserva, smentendo quanto sostenuto da Alessi.

Lo scontro si è avuto anche su un altro punto:l’assicurazione che, secondo Alessi, la Conserva avrebbe dato per garantire la propria parte attiva in tutta la fase di organizzazione del sequestro di Tommy. Alessi ha spiegato, infatti, che l’ex compagna avrebbe detto: “Me ne occupo io della signora Paola Pellinghelli, recupero informazioni facendo lavori in casa”. “Non ho mai dato la mia disponibilità – ha controbattuto la Conserva – a prestare servizio: non l’ho mai fatto in passato né mai lo farò in futuro”.

A quel punto la mamma del piccolo Tommy, presente in aula, è scoppiata apiangere ed è uscita dall’aula, dicendo sottovoce: “Si vergogni”, riferita evidentemente alla Conserva.

Intanto, gli avvocati di Antonella Conserva nella mattinata di venerdì hanno fatto sapere di aver rinunciato al mandato dopo che nonè stato loro concesso di ricevere e studiare la trascrizione dell’udienza di ieri. ”Rinunciamo alla difesa – ha detto Eduardo Rotondi – perché non siamo in grado di difendere al meglio Antonella Conserva fino a che non ci sarà consentito di leggere le trascrizioni”. L’imputataè stata condannata in primo grado a 30 anni di reclusione. La corte, presieduta da Aldo Ranieri, ha nominato un avvocato di ufficio, Roberta Marconi. L’udienzaè stata aggiornata al 28 ottobre per la discussione.

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