Infiltrazioni mafiose, sciolto Consiglio comunale a Castello di Cisterna

di Redazione

Aniello RegaNAPOLI. Il Consiglio dei ministri ha decretato lo scioglimentodel consiglio comunale di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli, perché sarebbero state “accertate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata”.

Di infiltrazioni dei clan aveva parlato alcuni mesi fa il parlamentare del Pdl, Amedeo Laboccetta, che aveva sollecitato, il 29 aprile, in un’interrogazione al ministero degli Interni, lo scioglimento a Castello di Cisterna, ritenendo che gli atti presi in esame dalla commissione d’accessoparlassero conestrema chiarezza: “la malavita locale condiziona pesantemente le scelte dell’amministrazione del piccolo comune partenopeo”.

Un giudizio che non era piaciuto al sindaco Aniello Rega e agli amministratori di Castello di Cisterna eletti nel maggio 2006 che avevano tenuto il 26 giugno una seduta del Consiglio comunale conall’ ordine del giorno proprio l’interrogazione di Laboccetta.

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