TEVEROLA. Le speranze di superare il quorum del “50% più uno” per il Pdl di Gennaro Caserta sono ormai ridotte al lumicino.
Alle ore 19 di domenica l’affluenza alle urne si è attestata al 27,24%. Un calo ben 46 punti rispetto al precedente turno del 2004, quando alla stessa ora voto il 73,1%. Già alle ore 12 il dato era bassissimo: 19,33%. Così come quello registrato nella prima giornata, sabato 6, quando alle ore 22 aveva votato soltanto il 12,60%, rispetto al 29,58 del 2004. Si tratta, inoltre, della percentuale di affluenza più bassa registrata nei 35 comuni al voto in provincia di Caserta.
Al momento,considerando i circa 10mila elettori teverolesi, hanno votato circa 2700 aventi diritto ma la quota da superare è di 5mila. Un’impresa difficile da realizzare in poco più di due ore e mezzo per il Pdl di Caserta. Dunque, il Comune di Teverola si avvia verso il commissariamento da parte della Prefettura, con le prossime elezioni che si terranno probabilmente il prossimo anno, salvo una eventuale chiamata alle urne per questo inverno assieme ad altri comuni e province d’Italia.
Il comitato del “Non Voto”, sostenuto dalla coalizione guidata dal sindaco uscente Biagio Lusini, esclusa per motivi burocratici, si può dire che è riuscito nell’impresa di boicottare le elezioni, invocando la “libertà di scelta abrogata”.
Sabato sera, quando il dato di affluenza non era stato certamente entusiasmante per il Pdl, il comitato civico non aveva nascosto la propria soddisfazione: “Non aver raggiunto neanche la media nazionale dei votanti, nonostante i nostri avversari abbiano cercato di portare tutti i loro sostenitori al voto nel primo giorno delle elezioni, al fine di dare una dimostrazione di forza, è una sconfitta durissima. Siamo soddisfatti per la risposta dei cittadini che non hanno esitato a far valere la propria libertà di scelta, mettendo in primo piano la dignità e il rispetto per la democrazia”.
