Referendum il 21 giugno: intesa al Senato

di Redazione

Aula del SenatoROMA. Confermato: nessun “election day”, il referendum sulla legge elettorale si terrà il 21 giugno, giorno in cui si terranno anche i ballottaggi delle amministrative.

L’accordo è stato raggiunto durante la conferenza dei capogruppo del Senato. Sarà approvato un disegno di legge che sposti la data, scavallando così il termine ultimo, stabilito dalla legge al 15 giugno. Tuttavia, c’è da chiarire se l’iniziativa legislativa partirà da Palazzo Madama o se l’input arriverà dalla Camera.

Fiducioso sulla soluzione che si prospetta con il varo del ddl si è detto il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. “Ci sarà un confronto più tecnico che politico. – ha affermato – Alla conferenza dei capigruppo la vicepresidente del Senato Emma Bonino ha fatto alcuni rilievi critici. Ma quella che è emersa è una volontà politica prevalente, e non mi sembra di vedere all’orizzonte ostruzionismi particolari”.

Sulla possibilità che il ddl venga approvato in sede deliberante da una commissione, esprime netta contrarietà l’Italia dei Valori. “Deve essere l’assemblea e non una commissione a decidere sulla materia elettorale”, ha commentato il presidente dei senatori dipietristi Felice Bellisario.

A confermare questa ipotesi la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, che commenta: “Siamo disponibili all’esame rapido di un testo che si preannuncia di poche righe e che potrebbe essere votato in sede deliberante in commissione”. “La data del 21 giugno – aggiunge Finocchiaro – non ci soddisfa. Noi avevamo chiesto l’accorpamento alle elezioni del 6 giugno, ma ormai è tardi essendo scaduto il termine per procedere in questo senso. Si va al 21, ma è bene che questa data resti certa”.

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