Dl sicurezza, via le ronde. Governo battuto sugli immigrati

di Angela Oliva

 ROMA. Il Governo fa un passo indietro sulle ronde cittadine di fronte all’ostruzionismo dell’opposizione in aula.

L’accordo, infatti, è stato trovato nella riunione dei capigruppo a Montecitorio durante i quale la maggioranza ha deciso di stralciare dal testo la parte relativa alle ronde in cambio dell’impegno del centrosinistra di interrompere l’ostruzionismo.

Ampia soddisfazione per l’opposizione che, questa mattina, ha anche incassato un altro successo battendo il governo su un emendamento relativo all’esecuzione dell’espulsione degli immigrati. L’aula di Montecitorio ha votato, a scrutinio segreto, gli emendamenti presentati dal Pd e dall’Udc che miravano alla soppressione dell’articolo 5 del decreto legge, che aumentava a 180 giorni il tempi di permanenza nei Cpt degli immigrati. Con 232 voti a favore, 225 contro e 12 astenuti gli emendamenti sono passati scatenando l’ira della maggioranza e, in particolare, della Lega che ha accusato di tradimento il governo: Almeno 20 persone del Pdl hanno votato contro l’opposizione. Non si tratta certo di casi isolati, ma di una scelta politica ben precisa”.

Polemica anche da parte del Ministro della Difesa Ignazio La Russa, che ha affermato: Nessun passo indietro, metteremo la fiducia probabilmente lunedì 20 aprile. L’atteggiamento della sinistra ci costringe a un voto di fiducia che è figlio di un’inutile e sterile polemica”.

Soddisfatti, invece, sia il Pd che l’Udc. “Tolta la demagogia delle ronde, ora ci si può concentrare sulla sicurezza dei cittadini, cioè avere più forze dell’ordine sulle strade e trovare le risorse necessarie. Su questo noi del Pd siamo pronti a collaborare” dice il segretario del Pd Dario Franceschini. “Siamo molto soddisfatti – sostiene Michele Vietti dell’Udc – che il governo abbia cambiato parere su una nostra proposta molto ragionevole. Grazie al nostro ostruzionismo salta un macigno e ora siamo impegnati nell’accelerare l’esame del testo”.

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