Presentato il libro “Trionfo e Morte di Carnevale”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Presentato stamattina, nella sala convegni sita al piano terra del Palazzo Ducale “Sanchez de Luna”, il libro fotografico di Salvatore Di Vilio “Trionfo e Morte di Carnevale – Un Carnevale Atellano, Sant’Arpino 1982-1999”, edito dalle Edizioni “Il Ponte”.

Alla manifestazione organizzata dalla Pro Loco, il sodalizio che supportato il Di Vilio in questa pubblicazione, e patrocinata dall’amministrazione comunale atellana hanno presenziato, oltre all’autore, anche il professor Giuseppe Montesano, che ha curato il testo del libro, il sindaco di Sant’Arpino, Eugenio Di Santo, l’assessore alla cultura, Giuseppe Lettera, ed il Presidente della Pro Loco, Aldo Pezzella. Il dibattito è stato aperto ed intramezzato dalle esibizione del gruppo de “I Vottafuoco”, storici rappresentanti della musica popolare italiana e protagonisti dell’ormai leggendaria edizione del 1982 del Carnevale Atellano.

 E l’incontro di stamattina, oltre a rappresentare un excursus in un passato non troppo lontano dove un’intera comunità azzerando qualsiasi tipo di distinzione culturale e sociale si riscopriva “paese”, è voluto essere anche un seme per ricostruire un qualcosa di magico e nobile. Tutti coloro che hanno relazionato, infatti, hanno sottolineato la necessità di far rivivere lo spirito e la gioia dei momenti immortalati negli scatti del Di Vilio.

E se da un lato Montesano ha ricordato come compito degli operatori culturali sia quello di essere una cerniera fra passato e presente ed ha invitato la Pro Loco e l’amministrazione comunale a creare uno spazio dove ospitare le immagini di quei carnevali, sia il Presidente Pezzella che il sindaco Di Santo hanno manifestato la volontà di lavorare per un “nuovo” Carnevale Atellano. Non a caso da pochi giorni si è costituito, sotto la spinta propulsiva di Virginio Guida, un Comitato Permanente del Carnevale Atellano che come ha sottolineato il primo cittadino “sin dal prossimo anno, siamo certi, riporterà nel nostro paese le atmosfere descritte dagli scatti di Salvatore Di Vilio”.

Non a caso tutti gli intervenuti hanno sottolineato come l’iniziativa di domenica mattina si inserisce perfettamente in un percorso già intrapreso di promozione culturale, di valorizzazione e di rinascita del territorio santarpinese che dia un senso nuovo all’appartenenza alla comunità. Un obiettivo alto e ambizioso che dovrà per forza di cose veder lavorare fianco a fianco l’Ente locale, l’associazionismo ed il mondo della cultura tutto.

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