Ortanuova: “Dimostreremo che la puzza proviene dall’Eurocompost”

di Redazione

EurocompostORTA DI ATELLA. Scende di nuovo in campo il Comitato Ortanuova per sconfiggere definitivamente il problema puzza.

Il comitato vuole, infatti, fornire alle autorità in materia ambientale e sanitaria uno strumento utile ad individuare chiaramente i responsabili delle esalazioni nauseabonde che per mesi hanno interessato il territorio di Orta di Atella, fino a quando, nel novembre scorso, non è stata emessa ordinanza di chiusura nei confronti della Eurocompost, la cui dirigenza si è sempre professata innocente, indicando come responsabili altri stabilimenti presenti nella zona.

A circa due mesi dall’attuazione della delibera – affermano componenti di Ortanuova – è necessario presentare un’ulteriore prova oggettiva, basata sulle testimonianze dei cittadini, per dimostrare in modo inequivocabile quanto ormai è evidente a tutti, e cioè che dai giorni successivi all’attuazione della delibera l’aria di Orta è ritornata finalmente respirabile. Con questa nuova sottoscrizione produrremo l’inconfutabile testimonianza collettiva che l’assenza di puzza coincide con il fermo delle attività dello stabilimento, avutosi in seguito all’attuazione della delibera n. 72 del 17/11/2008”.

Dopo la petizione popolare, il “puzza day” e l’esposto-denuncia, il Comitato Ortanuova fa, quindi, di nuovo appello alla cittadinanza, affinché si costituisca una prova tangibile e documentabile in merito a un fenomeno che incombe ancora minaccioso su tutto il territorio. La sottoscrizione inizierà dal prossimo 8 gennaio e durerà per dieci giorni, fino al 18 gennaio presso la sede del Comitato Ortanuova, aperta dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 oppure nei punti di raccolta firme che saranno istituiti per Orta di Atella nei prossimi giorni.

“Tutti i cittadini che hanno a cuore una soluzione definitiva del problema e che vogliono fornire alle istituzioni un ulteriore strumento per tutelare la salute pubblica ed evitare il ripresentarsi del problema, sono invitati a firmare detta sottoscrizione”.

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