Atti intimidatori al plesso scolastico di via Elena

di Redazione

l'assessore Capuano MONDRAGONE. Alla riapertura del plesso scolastico di via Elena, facente parte del III Circolo Didattico, il personale addetto ha scoperto l’ennesimo atto vandalico perpetrato a danno del patrimonio pubblico ed in particolare in danno alle scuole pubbliche cittadine.

Più che di un atto vandalico vero e proprio, stante i ridotti danni provocati, si tratta di un gesto intimidatorio avendo i vandali soltanto imbrattato e sporcato le aule scolastiche.
Immediatamente sul posto si sono recati sia i Vigili Urbani che il sindaco Achille Cennami, con l’assessore alla Sicurezza Antonio Capuano (nella foto) e allaLegalità Mario Fusco, per rendersi conto di persona di cosa fosse accaduto.
“Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio gesto intimidatorio. – afferma l’assessore Capuano – I vandali, in questo caso, non hanno prodotto molti danni ma hanno lanciato un segnale chiaro ed inequivocabile ovvero che possono entrare ed uscire dagli edifici pubblici come e quando vogliono. Si tratta di un fatto gravissimo proprio per il segnale di sfida lanciato alla Città. Il Comune in quanto tale non si lascia assolutamente intimidire da nessuno. Tuttavia necessita una assunzione di responsabilità da parte di tutte le istituzioni pubbliche coinvolte nell’ordine Pubblico. Bisogna far comprendere chi ha il controllo del territorio: se noi e quindi lo Stato o piccole bande di deliquenti comuni. A tal fine è stata programmatauna riunione apposita con le Forze dell’Ordine per fare il punto eper dare vitaad una strategia comunedi sinergia che ci aiuti nel contrastoa questi fenomeni criminosi”
L’assessore alla Legalità Mario Fusco commenta: Dobbiamo evitare l’errore di sottovalutare questiepisodi di vandalismo. Si tratta di vere e proprie sfide alla convivenza civile e se gli autori non vengono individuati immediatamente e puniti in modo esemplare, diamo un segnale grave di debolezza. Ho sempre sostenuto la necessità della tolleranza zero. Il rispetto delle regole rappresenta labase fondante del vivere comune. Non è possibile che tali atti vandali si ripetano e non vengano mai individuati i responsabili”.

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